Moto e scooter, scatta il divieto: è arrivata la decisione ufficiale, ecco a partire da quando non si potrà più circolare.
Le nuove normative sul fronte delle emissioni continuano a far discutere in Italia e non solo. Nel nostro paese, sulla scia di quelle che sono le direttive dell’Unione Europea, nelle grandi città le restrizioni sono sempre maggiori. Se da un lato la necessità di abbassare i livelli di inquinamento dell’aria e di muoversi verso una mobilità più sostenibile mette sulla carta tutti d’accordo, dall’altro lato in molti reputano eccessive le nuove leggi sul tema. In particolare, la decisione presa da molti Comuni italiani di fermare la circolazione in determinate aree dei veicoli ritenuti maggiormente inquinanti ha attirato non poche critiche.

L’obbiettivo, come è facile immaginare, è riuscire a mantenere la qualità dell’aria dentro i parametri stabiliti, ma anche incentivare i cittadini all’acquisto di veicoli più sostenibili e a sostituire il vecchio parco auto e moto del nostro paese. Proprio sul fronte delle moto, di recente è arrivata una parziale buona notizia per i motociclisti.
Milano, slitta lo stop per le moto: ecco da quando partirà
I motociclisti di Milano dovranno rassegnarsi, le moto e scooter a due tempi Euro 2 e a quattro tempi Euro 1 e Euro 2 non potranno più circolare in Area B. Nessuna marcia indietro da parte dell’amministrazione, dunque, che tira dritto sulla sua strada e continua il suo piano per garantire una maggiore tutela dell’ambiente. Le feroci critiche che si sono scatenate contro la decisione del Comune, e che sono sfociate anche in raccolte firme e referendum, però hanno comunque avuto un effetto: il divieto, che doveva partire quest’anno, è infatti slittato.

Come annunciato dallo stesso sindaco Sala infatti i nuovi divieti per moto e scooter inquinanti in Area B prenderanno il via a partire dal 1 Ottobre 2026 e si aggiungeranno a quelli già i vigore per i motocicli a due tempi Euro 0 ed Euro 1. Si avrà dunque esattamente un anno in più per poter prendere tutte le misure del caso. Come spiegato dal primo cittadino, a spingere a spostare la scadenza è stata la grande quantità di moto che circola per le vie milanesi (la misura avrebbe coinvolto più di 90.000 motociclisti), oltre al bisogno per i cittadini di avere il tempo sufficiente ad adattarsi alle nuove norme.