[galleria id=”442″]In principio, la notizia circolata un mesetto fa era stata recipita da molti come un banale scherzetto organizzato dai soliti burloni. Tuttavia, col passare dei giorni le clamorose indiscrezioni hanno trovato sempre più fondamento.
Il braccio di ferro tra Ktm e vertici della Dakar non ha visto però il suo epilogo col ritiro ufficiale degli austriaci datato 15 Giugno. Le parti infatti, consce del danno milionario che le avrebbe colpite, hanno continuato a incotrarsi con altrettanti respingimenti conclusivi, al fine di ricomporre uno strappo che ha letteralmente gettato nello sconforto milioni di fans dello storico rally.
Ultimo teatro degli incontri-scontri è stata l’ispanica Barcellona, laddove i vertici Ktm e ASO hanno cercato di sugellare un accordo, rivedendo le rispettive posizioni. Anche stavolta però la fumata è stata grigia. Ciò nonostante, Heinz Kinigardner (direttore sportivo della Ktm) ha palesato la volontà di pacificare, mediante la proposizione di un eventuale piano B in grado di mettere d’accordo i contendenti.
Si apre dunque un nuovo capitolo di una lotta al massacro senza esclusione di colpi, che rischia di rovinare realmente uno dei rally raid più apprezzati dalle eterogenee platee internazionali di appassionati.