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Come salvare la MotoGP in crisi? Vertice tra scuderie

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Il possibile ritiro della Kawasaki dalla MotoGP ha scosso in modo vigoroso e inquietante il circus del MotoMondiale, vacillante tra una tragica eventualità che vedrebbe l’ impossibilità di disputare la MotoGP 2009 a causa del numero minimo di iscritti non raggiunto.
Il nuovo anno porta, quindi, buoni propositi per salvare le due ruote: in sostanza, significa che occorre trovare una soluzione, e farlo entro breve.

Che la fine del 2008 sia stato un periodo tragico per la MotoGP è stato sotto gli occhi di tutti. Una ad una, le grandi protagoniste del parco motoristico internazionale sono state costrette ad eclissarsi, ad abdicare, a sottomettersi alla dura legge della mancanza di denaro per correre, per andare incontro ad una passione, per lavorare nel campo delle due ruote da competizione.
 
Dura Lex, sed Lex.
 
Le competizioni motoristiche internazionali hanno perso la Honda, la Ducati, (forse) la Kawasaki, e sicuramente molte altre piccole e grandi defezioni che hanno fatto tremare il mondo motoristico globale dalle radici, dalle fondazioni, dall’ interno.
 
E se, da un lato, c’è chi evita di gridare “al lupo, al lupo” e prova fugare il panico e l’ allarmismo usando la razionalità e tentando di riportare la calma in un settore ormai minato dall’ interno dalla caotica entropia di questo instabile periodo, c’è anche chi si è ormai accorto che è giunta l’ ora di trovare una soluzione finchè è possibile per salvare il salvabile di una stagione ormai irrimediabilmente in bilico.
 
Non ci piace perdere il lume della ragione, cedere all’ irrazionalità e pensare al peggio. Non siamo soliti adottare atteggiamenti caotici e abbandonarci al panico, sterile, che offusca la mente e non permette di elaborare soluzioni.
Non siamo catastrofisti nè incoscienti.
Eppure, questa volta percepiamo la necessità di cercare (e trovare) una soluzione al più presto per evitare di avere un risultato monco, una MotoGP sgonfia, una passione smorzata, una stagione claudicante.
 
I principali player della MotoGP, avuta l’ ennesima sferzata dell’ addio Kawasaki, hanno capito che è ora di pensare al futuro prossimo e che è ora di coalizzarsi per tentare di rattoppare con la minor spesa possibile un Campionato che sta per nascere denutrito.
E’ stato così deciso il meeting del prossimo 7 gennaio come anticipato da Sport Mediaset, per trovarsi intorno allo stesso tavolo di discussione e capire che strada percorrere, che direzione prendere, quali misure taglia-costi adottare e poi sottoporre all’ approvazione di Fim e Dorna. Il meeting si terrà subito dopo le feste, il 7 gennaio, a Hamamatsu, quartier generale della Suzuki e centro di sviluppo e ricerca di tutte le costruttrici giapponesi.
 

Il meeting vede alcune novità, tra cui la presenza di Ducati (verosimilmente rappresentata da Livio Suppo) invitata per la prima volta al tavolo delle contrattazioni nipponiche, la presenza della Kawasaki nonostante le voci sul suo ritiro, e il fatto di riunirsi per discutere un sostanziale taglio dei costi per il brillante e colorato circus del MotoMondiale.
 
Il significato di questo meeting è lampante: occorre lavorare in concertazione per costruire il futuro della MotoGP, nessuno escluso. Le voci in capitolo saranno tutte di uguale importanza, non ci si può più permettere uno sbilanciamento a favore dell’ una o dell’ altra parte, parti che da un momento all’ altro, potrebbero venire a mancare.
Oggetto del meeting sarà la riduzione dei costi della MotoGP, declinato in ogni sua più infinitesima sfacettatura, a partire dalla riduzione degli ingaggi dei piloti, fino ai costi della Ricerca e a quelli delle forniture.

 

Non rimane che attendere il prossimo 7 gennaio 2009, quando molto probabilmente verrà scritta una pagina nuova di una possibile nuova MotoGP.
Un report da sottoporre, poi, all’ approvazione della FIM e della Dorna.
Ma questo è già un importante passo avanti per permettere alla MotoGP di Vivere.
Anche perchè, agli appassionati di due-ruote, la sola sopravvivenza non basta.

 
 
 

Foto da www.betpronostico.it