Arriva una pesantissima stangata per tutti i motociclisti che provano a fare i furbetti: il metodo è piuttosto vecchio e non c’è possibilità di evitare la multa
Le forze dell’ordine non ascoltano storie e ci sono zero alibi. Per evitate la contravvenzione non si può ricorrere ad un metodo davvero borderline. Dopo tanti anni continua ad essere gettonato anche con l’avanzare della tecnologia e dei controlli.

Dalla notte dei tempi tutti i motociclisti e gli automobilisti sono alla ricerca di qualche metodo per evitare i controlli dell’autovelox. Il sistema di rilevamento della velocità ha avuto una crescita a livello tecnologico esponenziale negli ultimi anni e oggi sfuggire è diventato quasi impossibile.
I rider che si trovano a fare i conti con i dispositivi presenti in strada, devono fare massima attenzione a due aspetti. Il primo è ovviamente la velocità da tenere sotto controllo, rispettando i limiti. La seconda è il non utilizzare dei metodi furbi ma anche pericolosi per non essere rintracciati. Uno dei questi è coprire il numero della targa del proprio veicolo, rendendo di fatto nullo qualsiasi intervento delle forze dell’ordine. Secondo quanto previsto dall’art. 102 del Codice della Strada, che disciplina tutte quelle vicende che possono interessare la targa del proprio veicolo, Il numero di riferimento associa ogni mezzo al proprio proprietario. Secondo tale norma i dati di immatricolazione indicati nella targa devono essere sempre leggibili e chiunque circoli non attenendosi a questa condizione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 42 a euro 173.
Usano del fango per coprire la targa: il trucco per evitare l’autovelox
Quando subiamo un posto di blocco da parte delle forze dell’ordine, la targa deve risultare chiara e leggibile, altrimenti si va incontro a pesanti sanzioni, come stabilito dallo stesso articolo 102, che risulta inflessibile a riguardo. Se l’intestatario del veicolo, presenta una mancata leggibilità di tutti, o alcuni, numeri o lettere, deve richiedere all’ufficio competente (della Direzione generale della M.C.T.C.) il rinnovo dell’immatricolazione, con le procedure indicate nell’art. 93 del codice stesso. Se la targa è stata smarrita, distrutta o sottratta, il proprietario della carta di circolazione deve, entro quarantotto ore, farne denuncia agli organi di polizia, che ne prendono formalmente atto e ne rilasciano ricevuta.

Qualcuno si era divertito a mettere del fango sopra per non far leggere i numeri, ma si rischia davvero di essere fermati e sanzionati con multe pesantissime.