La BMW conquista tutti gli appassionati delle moto d’epoca: ritorna un grande classico, un’opera d’arte più bella di prima
Belle, veloci e scattanti. Le moto di oggi sono un concentrato di tecnologia e velocità, con un design moderno ed accattivante. Insomma, di certo si fanno notare eccome al primo sguardo e richiamano un fascino a cui è impossibile sottrarsi. Moto che sono di veri e propri gioielli, capaci anche di prestazioni che quasi si avvicinano ai bolidi della MotoGp che sfrecciano in pista.
E tra i marchi più famosi impossibile non citare la Ducati oppure l’Aprilia, l’orgoglio italiano che contrasta il dominio – sempre meno accentuato – delle giapponesi Honda, Yamaha e Kawasaki. Se valichiamo i confini nazionali ma restiamo in Europa, tra i marchi più apprezzati per quanto riguarda le due ruote c’è la BMW.
Se le moto attuali sono di grande appeal e fascino, non passano mai di moda le moto vintage, quelle che hanno davvero scritto pagine importanti di storia. I collezionisti ne vanno matti e spenderebbero ogni cifra pur di averne una in garage e sono diverse le case che rispolverano questi “vecchi” modelli per riportarli a nuova vita.
BMW R100RS del 1982: la trasformazione in una scrambler vintage
La BMW ha deciso di rispolverare un grande classico, la R100RS del 1982 trasformata in una scrambler vintage da classica sport-tourer. Il fondatore del laboratorio Oldschool Classics, Bernhard Adelsberger, ha come obiettivo il trasformare una moto per lunghi viaggi in una che è in grado di affrontare ogni tipo di percorso, anche quello più impegnativo.

L’obiettivo nella trasformazione della moto è stato quello di conservare affidabilità e robustezza della R100RS valorizzando anche il suo essere incline per l’off road. Il motore è quello originale, il boxer 980 cc ed anche i carburatori sono quelli di serie, sincronizzati per prestazioni super delle moto. Nuovo di zecca, invece, il sistema di scarico con silenziatori Hattech in acciaio inossidabile per una voce grintosa e roca.
Modificato anche il telaio con l’inserimento di Walzwerk, un telaietto posteriore mentre le sospensioni sono state ottimizzate per affrontare anche l’offroad. L’esperienza di guida fluida è garantita dagli ammortizzatori YSS mentre l’aderenza è data dagli pneumatici Continental TKC 80.
La moto, dal punto di vista estetico, ha richiami al passato ma è anche un equilibrio perfetto tra richiami al passato e modernità. Il serbatoio ricorda le moto da competizione d’epoca mentre dalla Yamaha DT250 provengono i fari anteriori. Impossibile non notare, poi, inserti in legno d’ebano nelle forcelle che regalano un tocco di unicità ed eleganza. La posizione di guida è confortevole grazie al manubrio rialzato ed al baricentro basso.