Gli autovelox da tempo stanno facendo discutere, con il Ministero che ora deve fare i conti con un grosso problema.
Non sono di certo anni facili per gli automobilisti, con questi che infatti devono fare i conti con delle sanzioni sempre più ingenti e dure da digerire. La mobilità ha subito dei pesanti stravolgimenti in questi ultimi anni, con le limitazioni che sono diventate ormai una costante e la velocità è tenuta sotto controllo da un numero elevatissimo di autovelox.

Non ci si deve dimenticare infatti come il Belpaese sia la nazione che più di tutte, in percentuale, presenta questi dispositivi all’interno dei propri confini. Infatti sono solo Russia e Brasile ad averne in maggior numero, ma in questo caso stiamo di fatto parlando di “nazioni-Continenti”.
Gli autovelox inoltre sono da un po’ di tempo sotto l’occhio del ciclone a causa della loro omologazione, la quale non sembra essere presente per tutti i dispositivi. Infatti siamo di fronte ancora una volta a una triste situazione, dove gli italiani si trovano costretti a a pagare delle multe segnalate da dispositivi non infallibili, con le sentenze che ora stanno continuamente vendendo incontro ai cittadini.
Non basta la taratura: arriva la sentenza a Frosinone
Il tribunale di Frosinone ha da poco emesso una sentenza che può stravolgere ancora una volta il ruolo degli autovelox sulle nostre strade. La questione era legata a una sanzione emessa dall’autovelox che si trova al km 17+800 nella direzione di Ferentino.

Una multa che aveva fatto storcere il naso al cittadino incriminato, motivo per il quale questi ha deciso di fare ricorso al Tribunale e così facendo si è visto annullare la multa. Il Giudice di pace aveva inizialmente dato ragione al Comune di Veroli, ma la sentenza 346/25 del Tribunale ha stravolto completamente quello che sembrava essere ormai un risultato scritto.
La multa è stata annullata in quanto si è verificato come all’interno del dispositivo fosse presenta la taratura, ma non era presente la verifica periodica del funzionamento. Questo dunque ha evidenziato come si trattasse di un dispositivo non del tutto affidabile, il che dunque ha portato all’annullamento della multa. Oltre al danno la beffa, in quanto la prefettura ha dovuto anche pagare le spese legali per l’azione svolta, con gli autovelox che stanno causando davvero enormi danni negli ultimi mesi.