Attenzione, basta questa piccola disattenzione e sei fritto: se lo fai con la tua moto o il tuo scooter fioccano le multe

Piccola distrazione, grande rischio su moto e scooter, la sanzione arriva pesantissima. Peggio ancora se fai il furbo

L’idea di “proteggersi” con un velo di fango sulla targa è ancora dura a morire. Qualcuno pensa che basti un dito di sporco o un adesivo furbo per confondere telecamere e autovelox. Sbagliato. La targa non è un accessorio, è l’identità del veicolo. E il Codice della Strada è chiaro: deve essere leggibile sempre, senza eccezioni.

piccola disattenzione e sei fritto
Basta una piccola disattenzione e sei fritto – nextmoto.it

La stretta non riguarda solo chi prova a fare il furbo: vale anche per chi trascura la manutenzione. Una targa consumata, piegata o sbiadita, se non fa leggere numeri e lettere in modo completo, mette nei guai allo stesso modo. L’importante, per il legislatore, è che l’identificazione sia immediata. Se non lo è, scatta la sanzione.

Targa illeggibile: cosa rischi e cosa devi fare

La norma è semplice: i dati di immatricolazione riportati sulla targa devono poter essere letti chiaramente e nella loro interezza in ogni momento. Se si circola con una targa non chiaramente e integralmente leggibile, si va incontro a una sanzione amministrativa compresa tra 42 e 173 euro.

piccola disattenzione e sei fritto
La targa deve essere sempre pulita e leggibile – nextmoto.it

Parliamo di casi concreti: fango che copre anche solo parte dei caratteri, pellicole o coperture che alterano la visibilità, pieghe o abrasioni che confondono una lettera o un numero. Non serve che l’occultamento sia totale per far scattare il verbale: basta che l’identificazione non sia immediata.

Fermati per un controllo, non si evita la multa con giustificazioni fantasiose o col “non me ne sono accorto”. La stessa norma che impone la leggibilità prevede anche cosa deve fare l’intestatario quando la targa è deteriorata al punto da rendere incerti numeri o lettere. In questo caso scatta l’obbligo di chiedere il rinnovo dell’immatricolazione all’ufficio competente (Direzione generale M.C.T.C.), seguendo le procedure dell’articolo 93.

In pratica: se la targa non è più a posto, non si aspetta il prossimo lavaggio o la prossima revisione, si avvia la pratica e si sostituisce. Diverso il capitolo smarrimento, sottrazione o distruzione. Qui i tempi sono tassativi: entro 48 ore l’intestatario della carta di circolazione deve presentare denuncia agli organi di polizia. La denuncia viene registrata e rilasciata una ricevuta, utile per circolare nelle more delle procedure previste.

Targa pulita e integra non è un consiglio, è un obbligo. Un lavaggio in più o una verifica dopo un’uscita sotto la pioggia costano meno di una sanzione, e soprattutto evitano di incappare in provvedimenti ripetuti se si continua a circolare con la targa coperta. Per moto e scooter, spesso più esposti a sporco e detriti, la cura quotidiana fa la differenza. L’autovelox non si inganna, il Codice non perdona, e la leggibilità non si discute.

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