Ancora una disavventura per Leclerc, il 2025 si chiude nel peggiore dei modi

Un viaggio sognato per staccare dal frastuono della F1, un imprevisto in mare aperto, un messaggio sincero ai tifosi: così finisce l’anno di Charles Leclerc, tra realtà che graffiano e desideri che resistono.

Ancora una disavventura per Leclerc, il 2025 si chiude nel peggiore dei modi

Un inverno breve e un bisogno di distanza. La stagione di F1 non lascia molto spazio. Il calendario 2025 prevede 24 Gran Premi, secondo i documenti FIA e Formula1.com: significa logistica aggressiva, recupero ridotto, margini sottili. In questo contesto, Charles Leclerc aveva immaginato un reset radicale. Lontano da Maranello, lontano dai simulatori, lontano persino dall’eco degli autodromi. Il piano? Un orizzonte bianco e silenzioso. L’Antartide come controcampo perfetto.

Il bisogno è umano

Anche i piloti, per quanto abituati alla pressione, cercano una soglia. Leclerc lo fa con disciplina, sport e musica: dal 2023 ha pubblicato brani al pianoforte sulle principali piattaforme, un abbraccio a un’altra parte di sé che i fan conoscono bene. È la stessa attitudine che lo porta a cercare spazi nuovi quando l’adrenalina cala. E il 2025, pur ricco di energia attesa, in pista non gli ha restituito ciò che cercava. Lo ha detto lui: un anno “complicato” al volante, con alti e bassi gestiti a testa alta.

La beffa dell’Antartide e lo sguardo al 2026

Il punto centrale arriva solo alla fine del conto alla rovescia. Leclerc, sui propri canali social, ha ammesso l’epilogo che non voleva: il viaggio annullato. “Non aspettatevi nessuna fotografia dal mio viaggio in Antartide. Ci sono stati problemi tecnici con la nave e questo significa che il viaggio è stato cancellato tre giorni fa.” Parole secche. Verificabili sui suoi profili ufficiali, nel suo consueto messaggio di fine anno. La meta si è sbriciolata a poche bracciate dalla partenza. Ancora una beffa. Ancora un finale sbagliato di un 2025 che sembrava fatto apposta per chiudersi con un’immagine pulita: ghiaccio, luce piatta, nessun rumore.

Non tutto, però, scivola via

Lo ha sottolineato lui stesso: “Un anno molto buono fuori dalla pista ma molto complicato in pista”. La vita privata lo ha sostenuto. Il legame con Alexandra Saint Mleux è apparso saldo, ma sull’ipotesi di nozze non ci sono comunicazioni ufficiali confermate; il tema circola nella stampa di costume e va trattato con cautela. Il resto è lavoro. Metodo. Obiettivi: “dare assolutamente tutto nel 2026 per ottenere più vittorie e maggiore successo in pista”. È una promessa sobria, il tipo di frase che apre un’agenda, non un poster.

Si può leggere questo epilogo come un segno

A volte la vita ti costringe a restare, a guardare dritto nel punto che volevi ignorare. Leclerc non è nuovo a ripartenze complesse. I dati, per quanto asciutti, raccontano costanza e crescita tecnica negli anni recenti; il suo profilo agonistico resta tra i più forti della griglia, anche secondo analisi e classifiche specialistiche pubbliche. E il 2026 porterà un nuovo regolamento tecnico, quindi un’altra lavagna bianca.

Forse l’Antartide serve proprio così

Assente, evocata. Un bianco immaginato che allena lo sguardo quando tornerà la velocità. Nel frattempo, la domanda è semplice e puntuta: quanto conta una meta se impari qualcosa durante l’attesa?

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