Allarme Yamaha, mondiale di MotoGP tutto in salita: cosa sta succedendo

Il Mondiale 2023 è ormai alle porte e in casa Yamaha bisogna prendere in fretta una decisione per Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.

La preseason del campionato del mondo di MotoGP si è conclusa fra alti e bassi in casa Yamaha. A Portimao Fabio Quartararo è riuscito a strappare un terzo crono nella classifica combinata con un distacco di tre decimi dal super crono di Pecco Bagnaia. Più in salita l’inizio di Franco Morbidelli, solo 19° con la sua M1 e con un ritardo di oltre un secondo. Per il pilota italo-brasiliano non sembra esserci ancora una soluzione ai problemi che sta riscontrando dopo il passaggio al team Yamaha ufficiale e gli aggiornamenti 2023 non hanno portato finora a buoni frutti.

Fabio Quartararo (foto Ansa)
Fabio Quartararo – Nextmoto.it

Tutto verte sulle spalle del campione di Nizza, accontentato sulle pressanti richieste riguardanti il motore, ma ancora indietro per quanto riguarda i tempi sul giro. Con l’introduzione delle Sprint Race nel nuovo format, la posizione in qualifica assume una maggiore importanza, in quanto delinea la griglia di partenza per due gare. E se non riuscirà a classificarsi almeno nelle prime due file sarà difficile puntare al podio e concorrere al titolo mondiale.

Dubbi Yamaha prima di Portimao

Durante i test a Valencia, Sepang e Portimao l’attenzione degli uomini di Iwata si è focalizzata in particolar modo su motore e aerodinamica. Assodati i passi in avanti sul quattro cilindri in linea, resta da sciogliere ancora un dubbio. Prima del Gran Premio del Portogallo, in programma fra meno di una settimana, bisognerà decidere quale sarà il primo pacchetto aerodinamico da omologare per il Mondiale 2023. Sul canale ufficiale Motogp.com il team manager Massimo Meregalli ha evidenziato questo dubbio: “Abbiamo due configurazioni differenti e sicuramente prenderemo una decisione poco prima della gara. Sarà importante essere veloci nel time attack, perché la gara sprint conta 12 giri e il risultato ne risentirà se non partiamo dalle prime due file“.

Franco Morbidelli a Sepang (foto Ansa)
Franco Morbidelli a Sepang – Nextmoto.it

Nell’ultima sessione di test Irta a Portimao abbiamo vista un’ala posteriore inedita a bordo della YZR-M1. Al di là degli inestetismi paventati da più parti, potrebbe garantire più trazione al posteriore in fase di frenata e accelerazione. D’altro canto potrebbe costare qualcosa in termini di velocità massima, in quanto aumenterebbe la resistenza aerodinamica. Saranno gli ingegneri di Iwata a decidere se il gioco vale la candela.

Franco Morbidelli ha provato una soluzione diversa con tre alette su ogni fianco della carena. Ha provato anche i cosiddetti “downwash ducts” sul fondo della carena, ma si ha l’impressione che in Yamaha non ci siano idee chiare su quale pacchetto aerodinamico configurare. Se sul motore gli ingegneri hanno saputo fare un ottimo lavoro, sulle carene resta ancora molto da fare e per il momento Fabio Quartararo e Franco Morbidelli dovranno stringere i denti, in attesa di nuove soluzioni che dovrebbero arrivare a stagione in corso.

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