L’autostrada diventa un chiaro problema per i cittadini con i prezzi che sono assurdi.
Da diversi anni è chiaro come non sia di certo il caso di portare a termine degli acquisti all’interno dell’autostrada. Questo deve avvenire solo in caso di estrema necessità, considerando infatti come i prezzi siano davvero esagerati e non ci sia modo per poterli contenere pienamente.

In autostrada infatti è tutto molto più costoso rispetto a quello che si può notare al di fuori di essa, partendo per prima cosa dal carburante. Il prezzo della benzina ha visto un’impennata davvero senza il minimo senso, tanto è vero che è intervenuto di recente anche l’Antitrust per cercare di capire il perché di questa follia.
Non si tratta però solo di un problema legato al prezzo del carburante, ma allo stesso tempo si deve fare in modo tale che ci si faccia un’esame di coscienza sul costo dei beni essenziali. Va bene far pagare il panino e i menù con dei prezzi spropositati e del tutto non consoni alla qualità del prodotto, ma non si deve iniziare a lucrare anche sull’acqua.
Acqua a 3,20 euro: pazzesco in autostrada
Finché si parla di dettagli e di cibi che possono pur sempre essere rimpiazzati con delle soluzioni più economiche, si può anche accettare il fatto di vedere dei prezzi superiori alla norma. Le cose cambiano però quando si deve constatare come in tanti autogrill in Italia si sia arrivati al prezzo di 3,20 euro per una bottiglia da un litro.

Significa che, rispetto al costo che si può trovare nel supermercato, ha subito un aumento del 450%. Un valore e una crescita che non può mai essere giustificata da nessuna spesa e soprattutto lo si è fatto su quello che è il bene più prezioso di tutti. Una scelta che va contro ogni logica non solo da un punto di vista commerciale, ma anche morale.
Proprio questo è il prodotto che ha subito il rincaro più evidente, visto come il panino costa sugli 8,50 euro, un valore del 50% superiore rispetto ai bar. Anche la Coca Cola vede impennare il proprio valore, con i suoi 8 euro al litro che anche in questo caso comportano una crescita del 484% rispetto al supermercato e ora è necessario intervenire, perché si è capito che lasciando libertà di manovra non vi è davvero limite al peggio.