MotoGP Mercato: Andrea Dovizioso cerca casa

2011 Honda Repsol MotoGP Andrea Dovizioso

Abbiamo più volte parlato dell’intenzione di Honda di ridimensionare l’impegno nel MotoGP, causa una crisi economica che non ha smesso di far sentire le proprie conseguenze oltreché un terremoto (quello che ha colpito lo scorso 11 marzo il Giappone) dalle conseguenze devastanti per l’intero settore produttivo nipponico, rimasto a corto di elettricità. Risolta la questione Simoncelli (resterà, anche se c’è da capire nei dettagli il “come”), non è scontato il rinnovo di Andrea Dovizioso

Quello che infatti non tutti potevano immaginare starebbe per verificarsi: il “Dovi” sarebbe pronto a scendere dal cavallo che vince per lanciarsi in un’avventura in groppa ad un destriero rivale, e i rumors sono pronti a scommettere che sarà Yamaha. Del resto il forlivese non ha mai fatto mistero di quali siano i suoi desideri: vuole provare a vincere il titolo mondiale e crede di meritare una chance piuttosto che il benservito confezionatogli da Repsol Honda a cavallo tra Indianapolis e Misano, perciò ha avviato dei contatti anche con il team Tech 3.

Sono terzo in campionato e punto al secondo posto finale. Noi ci crediamo a differenza di chi ci critica. Spero che questi risultati vengano presi in considerazione

Ha sbottato Dovizioso in una recente intervista. Senza avere tutti i torti, peraltro… Perché se può credere nel titolo un Lorenzo lontano 35 lunghezze dalla vetta, come possiamo dire ad Andrea di smettere di sognare a causa dei suoi 39 punti di ritardo dal maiorchino?

 

Il guaio, semmai, è che in questa sua “pausa di riflessione” durante la quale cercare di dimostrare il proprio valore, Dovizioso comincia ad avere sempre più terra bruciata intorno a sé. Oltre ad essersene fatta parecchia con dichiarazioni sicuramente condivisibili, ma quantomeno incaute come:

Correre con una moto satellite sarebbe un passo troppo indietro perché punto al mondiale. Non escludo di prendere un’altra strada in funzione di una moto ufficiale in futuro.

Cecchinello, abbiamo visto, non ha gradito granché…

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