Nelle qualifiche del MotoGP di Motegi, Casey Stoner riscrive la storia frantumando (di ben 3 decimi) il precedente record della pista e cogliendo un’altra pole position che allunga un filotto già interessante ad Aragon. Con lui in prima fila scatteranno Lorenzo e Dovizioso, mentre ha deluso un po’ quel Daniel Pedrosa (quarto) che ieri aveva dominato tutte le sessioni di libere.
Resta comunque la sensazione di uno strapotere HRC, con ben 3 piloti marchiati Repsol nelle prime 4 posizioni peraltro ottenute con un’apparente facilità che non può che far cascare le braccia alla concorrenza.
Sorpresa da Valentino Rossi, capace di portare la sua Ducati dove pronosticato dopo le libere del venerdì, ossia al “47 basso” (in realtà riesce a fare 46 e mezzo); un risultato buono, che conferma la crescita lenta e costante della “rossa” di Borgo Panigale, ma non basta se Honda si mette a “fenomeneggiare” abbattendo il muro del minuto 45 e mezzo per la pole position.
Jorge Lorenzo può dirsi molto soddisfatto: se pensiamo che nelle libere aveva chiuso con un anonimo quinto, il fatto di essere riuscito a lottare con i migliori (leggasi le Honda ufficiali) lo pone di diritto nel novero dei favoriti per la gara di domattina, quando i semafori si spegneranno alle 8 per il MotoGP di Motegi. Il campione del mondo riesce a ritoccare il record della pista, che gli apparteneva dallo scorso anno, ma dinanzi allo strapotere di uno Stoner che ridiscute le leggi fisiche migliorando il “best lap” di 3 decimi chiunque è inerme, lui compreso.
Nessun segnale, se non negativo, da Marco Simoncelli: ben due cadute per il giovane ravennate fresco di rinnovo con Honda-Gresini, che ha costretto il box (e pure la stilista: due le tute che ha dovuto utilizzare) ad un superlavoro per dargli una moto comunque incapace di andare oltre il duopolio Honda ufficiali/Lorenzo: scatterà dalla seconda fila, soffiata in extremis all’amico-Dottore.
