MotoGP 2011 Laguna Seca: sorpasso Stoner-Lorenzo, Casey chiede scusa

lorenzo pedrosa stoner

Per vincere un mondiale ci vuole coraggio, come ha dimostrato quel Casey Stoner che guida la classifica MotoGP con un vantaggio riaggiornato a 20 punti dopo il round di Laguna Seca. Fin qui, direte voi, niente di nuovo; siamo d’accordo! Quello che invece forse ancora non sapete è che al termine del duello di domenica, il “koala” ha chiesto scusa a Jorge Lorenzo per l’irruenza nel sorpasso messo a segno a sue spese.

Come abbiamo raccontato nella cronaca del GP di Laguna Seca, al 27esimo giro Casey Stoner (scattato dalla seconda posizione e scivolato in terza per via della partenza “a fionda” di Daniel Pedrosa) ha avvicinato il suo principale rivale nel motomondiale infilzandolo senza pietà a più di 250km orari, prima di involarsi verso una vittoria che non ha ipotecato il campionato ma di certo lo ha riportato su binari più graditi al centauro Repsol Honda.

 

Questa nuova generazione di piloti, però, non ha mai fatto a spallate come Valentino Rossi e Max Biaggi all’epoca della loro rivalità, perciò anche una manovra parsa decisa ma anche decisamente pulita ha innescato, nel cuore di chi l’ha compiuta, sentimenti contrastanti tra la gioia ed il rammarico, quasi la presunzione diremmo, di aver fatto qualcosa di poco carino.

 

Casey Stoner ha perciò chiesto scusa a Jorge Lorenzo, come ha raccontato lo stesso maiorchino:

Ho discusso con Casey del sorpasso; è stato rischioso per la velocità. Ha avuto grande coraggio, ma io ho dovuto chiudere perché pensavo che saremmo potuti cadere. Rispetto Stoner: non è un pilota che fa manovre rischiose e cerca sempre di essere corretto. Mi ha chiesto scusa. Gli ho detto che deve stare tranquillo, non ho nulla contro di lui.

Non ce ne vogliano i rivali, e meno che mai quel Lorenzo che dalle sue parole sembra essere piuttosto stizzito anche se in un contesto di serenità: il pubblico vuole lo show, a patto che non metta alcuno in grave pericolo, e questi sorpassi fanno parte della dialettica del MotoGP, che altrimenti non sarebbe così avvincente.

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