Dakar: presentata al Pirellone l’edizione 2011

Dakar 2010: il vincitore della corsa Cyril Despres
ASO, l’organizzatore francese della Dakar, e JVD, società torinese che ha il compito di promuovere l’evento in Italia, hanno presentato nei giorni scorsi l’edizione 2011 della Dakar: la presentazione si è tenuta presso la sede della giunta regionale della Lombardia, che quest’anno è uno dei sostenitori del mitico rally. Nell’occasione i vertici delle due società hanno illustrato alcune novità inerenti la corsa che di terrà in Sud America nelle prime due settimane del 2011.

Il percorso della corsa avrà cinque nuove tappe in Argentina e arriverà a toccare la Bolivia, senza trascurare l’ormai classico deserto cileno dell’Atacama e le zone confinanti con il Perù. In questa edizione le tappe saranno diversificate per ogni categoria di veicoli (moto, auto e camion); inoltre, per quanto riguarda più specificatamente la gara motociclistica, i piloti iscritti alla categoria élite dovranno gareggiare su moto aventi cilindrata fino a 450 cc, mentre per gli amatori quest’anno non ci saranno limiti di cilindrata, mentre dal 2012 anche per questi ultimi varrà il limite dei 450 cc. Questo dovrebbe favorire la partecipazione di molte più case costruttrici, molte delle quali hanno nei propri listini moto enduro di questa cilindrata. Per quanto riguarda l’edizione 2011 le case italiane presenti saranno Aprilia e Beta, pronte a vedersela con i costruttori giapponesi e con KTM, Sherco e BMW. Tutte le moto comunque non potranno che utilizzare solo tre motori nel corso dell’intera manifestazione
 
Altre novità riguardano la navigazione, che sarà prevalentemente basata sul road book, con i piloti che saranno costretti a passare molto più vicini (dai 3km di prima agli attuali 400 m) ai punti di passaggio obbligati (WPN) per attivare il GPS
 
L’edizione 2010 del prestigioso rally, vinta dal pilota francese Cyril Despres, è stata caratterizzata da un successo di pubblico oltre ogni previsione e ha avuto importanti ricadute economiche positive per i paesi attraversati e quest’anno gli organizzatori pensano non solo ad un bis ma addirittura a migliorare i record della passata edizione.

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