8 ore di Suzuka, la Honda torna al successo con Checa/Kiyonari

[galleria id=”50″]E’ la gara più importante del Giappone, la corsa che vale una stagione. La Honda è riuscita a riappropriarsi del successo alla 8 ore di Suzuka, terza prova del Mondiale Endurance, giunta alla 31° edizione. Dopo la sconfitta sofferta lo scorso anno a vantaggio della Suzuki, la Honda è riuscita in quest’impresa nonostante qualche difficoltà di troppo.

La vittoria ha sorriso all’equipaggio di punta del Dream Honda Racing Team, ovvero la squadra ufficiale HRC. Carlos Checa e Ryuichi Kiyonari, ai comandi della Honda CBR 1000RR gommata Bridgestone e contraddistinta dal #11, sono riusciti ad arginare le difficoltà portandosi a casa un trionfo atteso, cercato e voluto con grande convinzione. Per Kiyonari è il secondo trionfo in carriera sul tracciato dell’Ottovolante (vinse nel 2005 con l’ex pilota Honda MotoGP Tohru Ukawa), per Carlos Checa il primo, a ripagare gli sforzi di una carriera ingenerosa sul piano dei risultati, tenendo conto del talento e delle premesse giovanili. 
 

I due piloti, tra l’altro compagni di squadra in Honda Ten Kate nel Mondiale Superbike, hanno lottato marcando stretto le due Suzuki-Yoshimura ufficiali, evitando cadute e scontando solo uno stop-and-go di 30 secondi per eccesso di velocità in corsia box. Nonostante questa disavventura, Checa e Kiyonari sono saliti sul gradino più alto del podio regalando alla Honda l’atteso trionfo, forse più di una vittoria di campionato nella MotoGP
 

A testimoniare quanto sia stata combattuta la 8 ore di Suzuka 2008 è la classifica, che proietta in seconda posizione la Suzuki-Yoshimura #12 (gommata naturalmente Bridgestone) di Daisaku Sakai e del campione in carica del Japan Superbike, Atsushi Watanabe. Tra i due equipaggi c’è poco più di un minuto: un’inezia, tenendo conto delle 8 ore di gara. 
 

Per la Honda arriva così una vittoria importantissima con qualche rammarico in Suzuki, più volte al comando anche con l’equipaggio di punta, il #34 composto da Yukio Kagayama (pilota Alstare nel Mondiale Superbike) e Kousuke Akiyoshi, vincitori lo scorso anno. Una caduta a testa per entrambi, 5 giri persi ed un ipotetico bis mandato all’aria. La Suzuki, tuttavia, ha portato ad Akashi un secondo e quarto posto, davanti alla Yamaha R1 ufficiale #218 di Sato/Takeda/Nakasuga. 
 

Tra i “privati” migliore l’equipaggio del team HARC PRO, terzo con Takahashi/Konishi, mentre poca gloria per le altre squadre satellite Honda. Il team Sakurai è 9° e 10° rispettivamente con Haslam/Cameya e Brookes/Tsuda, con la compagine FCC TSR (che scattava dalla pole) fuori gioco per una caduta alla curva 200R di Shinichi Itoh, tester Ducati Bridgestone in MotoGP. Sfortuna anche per il secondo equipaggio ufficiale HRC, composto da Yuki Takahashi e Jonathan Rea: i due piloti sono stati vittime di due distinte scivolate, che hanno reso la propria Fireblade irriparabile.

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