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Vita: Il Capolavoro di Custom Works Zon con Doppio Motore Royal Enfield – Un Trionfo di Tecnica e Audacia dal Giappone

Una moto che parla in due lingue, quella del metallo e quella del legno. Nata in Giappone, scolpita a mano, presentata tra cromature e sguardi sorpresi: Vita è un gesto tecnico, ma anche un invito a fermarsi e ascoltare come batte il futuro quando raddoppia il cuore.

Il nome è una promessa: Vita

L’ha firmata Yuichi Yoshizawa, anima e fondatore di Custom Works Zon, una delle officine più rispettate del Giappone. La vedi e capisci subito la firma: linee pulite, soluzioni inaspettate, finiture chirurgiche. Yoshizawa ha già stupito il pubblico internazionale con “Departed”, la special costruita attorno al prototipo boxer di BMW e premiata allo show di Yokohama nel 2018. Quella moto ha fatto scuola. Questa alza l’asticella.

Il debutto è avvenuto allo Yokohama Hot Rod Custom Show 2025

L’evento che ogni dicembre trasforma il Pacifico Yokohama in una galleria a cielo chiuso per meccanica d’autore. Qui non bastano una bella verniciatura e due componenti pregiati: serve un’idea. E Vita ne ha più di una.

La prima riguarda i materiali

Yoshizawa intreccia metallo e legno senza folklore. Il legno non è un gadget, ma una scelta strutturale e tattile. Apre un dialogo con la luce. Scalda la vista, addomestica la macchina. Il metallo fa il resto: saldature tirate, superfici che raccontano ore di lima, dettagli fresati che non urlano eppure non smetti di guardare. È l’artigianato che torna a dettare la velocità del pensiero.

Doppio battito Royal Enfield

Qui arriva il colpo di scena tecnico. Vita monta un sistema a doppio motore basato su unità Royal Enfield della famiglia 650. È una scelta rara, audace, che richiede allineamento perfetto, sincronizzazione degli alberi e gestione delle vibrazioni. La base è nota e verificabile: il twin parallelo da 648 cc di Interceptor/Continental GT eroga circa 47 CV e 52 Nm nelle versioni di serie (dati dichiarati dal costruttore; riferimento: royal enfield 650). In teoria, due unità potrebbero portare la potenza a cifre prossime al raddoppio. Nella pratica, tutto dipende da accoppiamento, trasmissione primaria e mappatura. Al momento della presentazione non sono stati diffusi dati ufficiali su potenza effettiva o schema di giunzione: cinghia, ingranaggi o giunto custom? Non confermato. Meglio restare prudenti e riconoscere il merito principale: l’ingegneria che rende fluida la convivenza di due cuori.

Il valore simbolico è potente quanto quello meccanico

Yoshizawa prende un motore accessibile, robusto, e lo trasforma in piattaforma modulare. Comunica una lezione semplice: l’innovazione non vive solo nei carboni esotici; spesso nasce nel modo in cui rimetti a sistema ciò che già funziona. E il pubblico di Yokohama, abituato a misurare le special con la lente, l’ha capito al volo.

Perché conta

Vita non è l’ennesimo esercizio da salotto. È una moto che rimette al centro la relazione tra testa e mano. Mostra come un marchio con radici britanniche e produzione globale come Royal Enfield possa diventare materia prima per un laboratorio giapponese estremamente rigoroso. È contaminazione pulita. È disciplina che si concede una libertà calcolata.

Qualche dettaglio concreto aiuta a contestualizzare

Il twin 650 di Enfield vanta cambio a 6 marce, raffreddamento ad aria/olio e manutenzione semplice: una base ideale per un progetto complesso. Il Yokohama Hot Rod Custom Show è, da oltre trent’anni, la vetrina di riferimento dell’Asia per custom e hot rod (info: yokohama hot rod custom show). E Custom Works Zon ha accumulato riconoscimenti proprio qui, davanti a un pubblico che conosce il valore di una saldatura fatta bene quanto quello di un’idea che ti cambia la giornata.

Resta una domanda, però

In un’epoca in cui tutto corre, che cosa significa dare un ritmo doppio a un solo viaggio? Forse non è la velocità la risposta. Forse è l’immagine di due alberi che girano in armonia, il legno che assorbe un raggio di sole, il metallo che trattiene una traccia di mano. È lì che Vita trova la sua potenza. E tu, se potessi raddoppiare solo una cosa del tuo tempo in sella, cosa sceglieresti?