Valentino Rossi sembra costretto a dover accettare una richiesta, perché ora è giunto il tempo di smetterla.
Se c’è un campionissimo che negli anni ha dimostrato di saper creare un rapporto quasi unico nel proprio genere con i tifosi, quello che è stato Valentino Rossi. Il Dottore infatti ha saputo conquistare ben 9 titoli mondiali, ma oltre a quelli si è messo sempre in mostra di fronte alla propria gente con sorriso e gioia.
Questo è ciò che forse ha convinto ancora di più i tifosi a tifarlo, tanto è vero che in molte occasioni il Paese si è fermato per ammirare le sue imprese. Ora è parte integrante dell’universo Ducati, con la sua scuderia VR46 che ha modo quest’anno di utilizzare anche la moto ufficiale di Borgo Panigale.
I risultati non stanno mancando, con la casa emiliana che continua a essere nettamente la più forte di tutte, ma ora ci sono delle questioni da risolvere. Lo sa Rossi e la sa tutto il mondo del motorsport, perché ciò che è successo al Mugello deve essere spiegato e bloccato una volta per tutte.
Non si può davvero più sentire nel 2025 come i fischi per Marc Marquez siano dovuti a fatti del 2015. Al momento era logico e ci stava del risentimento, ma ora siamo di fronte a uno dei più grandi fenomeni che si siano mai visti su di un circuito di MotoGP e che sta contribuendo a rendere grande la Ducati.
Proprio questo è stato uno dei punti sui quali ha battuto pesantemente Davide Tardozzi, con il Team Manager di Ducati che ha voluto sottolineare a tutti come fischiare Marquez, in un certo senso, fosse anche come fischiare la casa italiana. “Penso che sia assurdo come si fischi per fatti accaduti 10 anni fa. Ognuno ha le sue colpe e ciò che è successo non si può cancellare. Vorrei che i due si stringessero la mano per porre fino alla questione”.
Così ha parlato Davide Tardozzi al termine del GP del Mugello, perché i fischi che hanno accompagnato Marc Marquez, ancora una volta trionfatore in pista, non sono di certo meritati. Lo spagnolo è uno di quelli che è in grado di alzare il livello prestazionale delle moto come pochi al mondo e si dovrebbe essere orgogliosi del fatto che un fenomeno del genere corra per la Ducati.