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Valentino Rossi, dalle corse alla cultura: nessuno sa cosa ha fatto

Valentino Rossi e quel gesto che fece scalpore: non solo pilota e Campione del mondo, ma anche esperto di cultura

Nove titoli mondiali in assoluto, vittorie in ogni categoria ed un posto di diritto nelle pagine della storia del motociclismo. Sembra quasi superfluo indicare il nome di Valentino Rossi, una vera e propria leggenda delle due ruote, colui che ha riscritto questo sport.

Valentino Rossi, dalle corse alla cultura: nessuno sa cosa ha fatto (Ansa Foto) – Nextmoto

Certo, non è il più titolato, una peculiarità che spetta a Giacomo Agostini, probabilmente inarrivabile per chiunque visti i 15 titoli mondiali, ma il Dottore è stato senza dubbio unico nel suo genere. Iridato con la Honda, lasciò la casa nipponica con sede a Tokyo per andare nella più acerrima rivale di quel momento, la Yamaha. E trasformò la moto di Iwata in un bolide che gli permise di vincere Mondiali in serie e regalare veri e propri sogni ai tifosi italiani.

Dopo il ritiro ha continuato a frequentare il mondo delle corse: di recente pilota nella 24 Ore di Le Mans, diverse le gare disputate tra rally, Campionato del mondo endurance e GT World Challenge Europe.

Rossi e la parola vittoria: la definizione del Campione

Valentino Rossi è attualmente dirigente anche di una scuderia in MotoGP che, manco a dirlo, porta il suo acronimo come nome. Motorizzato Ducati, il Team VR46 ha Morbidelli e Di Giannantonio come piloti che attualmente nella classifica generale sono in quarta e quinta posizione.

Rossi e la parola vittoria: la definizione del Campione (Ansa Foto) – Nextmoto

Valentino Rossi è però ben altro. Iconico a 360 gradi, nel 2015 addirittura la Zingarelli, uno dei dizionari italiani più conosciuti e famosi, ha interpellato proprio il Dottore per chiedergli cosa fosse la velocità. Un termine di cui conosce alla perfezione il significato.

All’epoca, peraltro, Rossi era in lotta per il mondiale con Marquez, un titolo poi sfumato dopo il duello in Malesia, a Sepang.

Ecco la definizione di velocità coniata da valentino Rossi, anche e soprattutto basandosi sulle sue esperienze personali.

La velocità comporta movimento di attenzione, pensiero, riflesso e gesto. Genera libidini, vantaggi, un piacere esclusivo, il piacere di raggiungere qualcosa guadagnando qualcosa. Velocità come tempo perduto, eliminazione dei tempi morti, come sistema di stare al mondo, di vivere essendo in piena accelerazione il mondo. La velocità costringe ad una capacità specifica, ad una cura adatta altrimenti comporta rimpianti ed errori. E’ una scelta, un’aspirazione. Ci vuole fisico e testa“.