La MotoGP vive sotto il dominio di Marc Marquez, ma c’è una notizia che sconvolge il paddock. Andiamo a scoprire di chi si tratta e quale team ne potrebbe essere colpito.
Dopo un mese di pausa, la MotoGP è tornata in attività al Red Bull Ring con la disputa del Gran Premio d’Austria, e tutti hanno potuto constatare che lo scenario non è cambiato. Marc Marquez ha menato le danze sia al sabato che alla domenica, mettendo in mostra un passo gara, una gestione delle gomme e della sua Ducati che nessun rivale può pensare di eguagliare.
Le rivali si sono sicuramente avvicinate, con l’Aprilia che ha messo a referto la pole position con Marco Bezzecchi, che ha poi chiuso al terzo posto dopo la seconda piazza maturata a Brno. Anche la KTM sta facendo importanti passi in avanti, ed anche la situazione aziendale, dopo il salvataggio avvenuto per mano della Bajaj Auto, è in miglioramento con la produzione che è ripartita e nuove assunzioni in vista. Tuttavia, il programma MotoGP potrebbe subire un nuovo scossone, dal momento che un celebre sponsor starebbe meditando l’addio alla casa austriaca.
La MotoGP ha temuto che la KTM potesse chiudere il programma nel corso degli ultimi mesi, e lo spettro torna ora a farsi sentire. La Red Bull, principale sponsor e grande finanziatore della casa di Mattighofen, potrebbe passare alla Honda, ritirandosi dalla partnership con la KTM stessa, dopo quasi tre decenni di collaborazione. Tale partnership ha prodotto 21 vittorie al rally Dakar, titoli mondiali nel Motocross, ma anche 3 titoli in Moto3 ed altrettanti in Moto2, gli ultimi proprio con Pedro Acosta in sella. Nella top class sono maturate sette affermazioni nella classe regina, ben cinque con Miguel Oliveira e due con Brad Binder.
Il contratto tra Red Bull e KTM scade al termine del 2025, ed il valore è compreso tra 12 e 15 milioni di euro, e va detto che le due aziende condividono anche l’enorme hospitality, nota come Energy Station, che è costruita in legno. La Red Bull potrebbe lasciare il marchio austriaco per via del suo declino finanziario, che è culminato nella procedura di insolvenza iniziata il 20 di dicembre dello scorso anno. I debiti accumulati, pari ad un massimo di 2,2 miliardi di euro, non sono passati inosservati, ed il passaggio alla Honda sembra sempre più concreto.