Cade e si rialza, magari piazzando un acuto. Tipico di un grande combattente. Tipico di
Max Biaggi. Caduto rovinosamente al mattino, il romano è riuscito a rimettersi a posto per la
superpole, ritornando in pista più battagliero che mai. Non a caso ha fatto registrare il giro più veloce della sessione, in barba ai soliti ed agguerriti rivali. Il “corsaro” ha girato su 1’54.595, appena 26 millesimi in meno di Checa, che nonostante l’ottimo smalto non ha colto il tanto agognato primo posto.
Buona prova per James Toseland, terzo a soli tre decimi circa dalla vetta.
Altrettanto positiva la prova offerta da
Guintoli, che in sella alla sua
Suzuki ha centrato il quarto crono di giornata, soprendendo il volitivo
Jonathan Rea, che non si è spinto oltre la quinta piazza.
Attardati invece i vari
Haslam,
Haga e
Fabrizio, giunti rispettivamente al sesto, al settimo e al nono posto. Ordinaria amministrazione per i deludenti ducatisti, ma non per il principale rivale di Biaggi, che sembra aver perso il sacro fuoco che lo animava ad inizio stagione.
Spiccano inoltre nelle retrovie il decimo posto di
Crutchlow (solitamente mago delle pole), il quattordicesimo di
Corser (sempre più lontano dal trovare la giusta alchimia con la sua Bmw) e per finire il diciassettesimo di
Byrne, lontano parente del pilota che solitamente offre prestazioni “over the top”.
“Senza voto” invece l’altro britannico Leon Camier, che quest’oggi non ha partecipato alle prove a causa della frattura allo scafoide rimediata nella caduta di ieri, che gli precluderà peraltro la possibilità di gareggiare nel corso delle prove domenicali.