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Superbike, allarme Danilo Petrucci: è accaduto in pista

La stagione di Danilo Petrucci tornato alla Ducati nel Mondiale Superbike non sta andando come era nei programmi: annuncio ufficiale

L’obiettivo della Ducati è molto chiaro: provare anche in questa stagione a fare piazza pulita dei due campionati più importanti al mondo, quello di MotoGP e di Superbike. Pecco Bagnaia è partito alla grande, Alvaro Bautista pure ma non così Danilo Petrucci.

Danilo Petrucci, il ritorno non è come lo aveva immaginato (Ansa Foto – NextMoto.it)

Il pilota ternano, dopo le esperienze alla Dakar e nella SBK statunitense dove ha lottato fino all’ultimo per il titolo, è ritornato a casa anche se per un’altra avventura, Ha cominciato la stagione tra le moto derivate e con una squadra nuova, il Team Barni che gli ha dato una chance importante per ripartire.

In realtà però non tutto sta andando come lui e la squadra avevano programmato. Sulla carta il suo primo obiettivo è quello di vincere la classifica dei team privati, in lotta soprattutto con Alex Bassani con un’altra Ducati Panigale V4 R. Ma è chiaro che uno come lui, capace di vincere nel Motomondiale, ha ben altre ambizioni fino ad oggi non concretizzate in pista.

La classifica dopo due appuntamenti e sei gare in tutto parla molto chiaro. In testa c’è Alvaro Bautista con la Ducati dell’Aruba.it Racing Team e 112 punti. Seguono la Yamaha ufficiale del turco Razgatlioglu a 75 e quella del suo compagno di squadra Andrea Locatelli a 70, con l’altra Ducati ufficiale di Michael Rinaldi a 47. Petrucci invece è ottavo con 36 punti e finora nessun podio.

Superbike, allarme Petrucci: il ritorno in pista non sta andando come nei programmi

Nuove risposte erano attese questa settimana dalla doppia sessione di test ufficiale per tutti i piloti di Superbike sulla pista catalana del Montmelò. Un appuntamento importante per verificare quello che è già successo e programma le soluzioni del futuro.

Ma le risposte sono state le stesse. Alvaro Bautista ha chiuso in testa avvicinando il record assoluto della pista di 1’40″408 (tempo fatto segnare da Tom Sykes con la BMW nel 2021. Il ducatista spagnolo ha chiuso in 1’40″459 e sembra già messo ottimamente per il weekend di gara che sarà la prima settimana di maggio.

Bene anche l’altro spagnolo Iker Lecuona arrivato a soli 62 millesimi da Bautista, con una Honda HRC che sembra in crescita. E segnali positivi anche da Jonathan Rea, sei volte iridato nella categoria: la Kawasaki cresce, lui è arrivato a due decimi di Bautista.

Non così invece per Danilo Petrucci che ha chiuso a 1″7 dalla testa. L’unica consolazione è aver battuto Bassani per un paio di decimi, ma è ancora lontano dalle prestazioni che si aspettava nonostante le modifiche fatte alla sua Ducati.

Danilo Petrucci, la SBK sta diventando un problema (AnsaFoto – NextMoto.it)

Insieme al team Barni Spark Racing ha provato diverse soluzioni, come una nuova cover serbatoio e una sella più bassa di 1 centimetro per sentirsi più a suo agio. Il cronometro però ha detto che per orta non sta funzionando come lui vorrebbe.

E anche le sue parole alla fine della sessione fanno capire il momento delicato: “Abbiamo provato diverse cose ma non abbiamo trovato quello che ci serviva. Sono anche caduto due volte alla curva 5 e ci sono alcune aree sui cui dobbiamo lavorare come l’accelerazione. Comunque non vedo l’ora di andare ad Assen”.

Petrucci e il Team Barni insieme, ma nel 2024 si cambia: spunta un nome clamoroso

Già, perché alla fine dei test le squadre hanno impacchettato tutto in vista del prossimo appuntamento su una pista che anche il ternano conosce molto bene. Dal 21 al 23 aprile infatti il Mondiale SBK tornerà in Olanda e soprattutto se dovesse piovere, condizione che lui sfrutta al meglio, se la giocherà.

Il contratto con il Team Barni è solo per questa stagione perché lui ha un preaccordo nella prossima di tornare nella squadra ufficiale Ducati anche se deve dare risposte in pista. E circolano già voci sul suo sostituto che potrebbe essere Andrea Iannone, una volta terminata la squalifica.

Andrea Iannone propnto al ritorno (Ansa Foto – NextMoto,it)

Il team Principal, Marco Barnabò, a Corsedimoto ha commentato questa indiscrezione così: “Perché no. Andrea è un ottimo pilota anche se è rimasto fermo tanto tempo. Bisognerebbe vederlo in pista poi in gara con gli altri piloti della Superbike. Però, mai dire mai”.