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Fuorigiri

Stellantis, schiaffo all’Italia: la decisione che fa infuriare tutti gli operai

L’annuncio Stellantis totalmente inatteso cambia la rotta dell’auto, mentre in Italia regna il silenzio sulle linee produttive.

Kenitra, una località che pochi conoscono davvero, diventa centrale nel futuro dell’auto europea: tanto parlare di produzioni a chilometro zero, di rilancio per gli stabilimenti italiani, di nuovi modelli che entreranno nei capannoni da nord a sud, però è a sud del Mediterraneo che succede tutto.

Stellantis schiaffo all’Italia (Stellantis) nextmoto.it

Stellantis ha scelto e la direzione non è quella che molti si aspettavano; la mossa arriva improvvisa, tra numeri e motivazioni poco digeribili per chi ancora sperava che qualcosa potesse accadere anche nei confini nazionali. Lo stabilimento marocchino crescerà ancora e arriverà a produrre oltre mezzo milione di veicoli ogni anno, superando di gran lunga il dato attuale che già rappresentava una fetta significativa del gruppo.

Si sposta la produzione: la decisione che fa infuriare gli operai

L’investimento supera il miliardo e la sostanza non cambia: a trarre vantaggio sono la produzione e lo sviluppo industriale africano ed è sulle piccole vetture elettriche che Stellantis scommette; Citroën Ami, Opel Rocks-e, Fiat Topolino, solo per citare i nomi più noti, usciranno in quantità impressionanti.

Lo stabilimento di Kenitra, la produzione si sposta qui (Stellantis) nextmoto.it

Non basta aumentare la produzione di citycar elettriche: il piano va oltre; nel mirino ci sono, accanto ai modelli già in listino, motorizzazioni ibride e soluzioni a tre ruote, una strada che rende l’offerta ancora più articolata e che aumenta l’interesse di mercati nuovi e consolidati.

Dietro ogni scelta industriale, però, ci sono storie di operai, attese e speranze e una volta tanto la cronaca non lascia spazio ai fraintendimenti: in Italia si aspettava un cenno, l’ipotesi di riportare centinaia di addetti su linee oggi semivuote, la speranza che un nuovo modello potesse accendere i riflettori su fabbriche storiche che patiscono in silenzio; invece la realtà è che nulla di tutto questo si accende, perché la decisione è già stata presa e l’Italia resta in una fase di attesa che rischia di diventare abitudine.

Guardando i numeri, il Marocco punta ora al traguardo simbolico di un milione di veicoli prodotti ogni anno; ambizione sostenuta da dati aggiornati e da una richiesta sempre più consistente di auto leggere e a basso impatto. Il messaggio di Stellantis è: modernizzazione, espansione, internazionalizzazione; parole concrete che dagli uffici della multinazionale arrivano fino alle linee di Kenitra, trascinando con sé una filiera che cresce di anno in anno, con ricadute positive su tutto il comparto.

In Italia intanto si torna a discutere del futuro delle fabbriche, dei piani di rilancio e dei segnali che tardano ad arrivare; la scelta di guardare al Marocco rischia di mettere da parte ancora per molto la prospettiva di nuovi investimenti tricolori. La mobilità si evolve senza attendere nessuno; resta da vedere chi saprà agganciare la prossima occasione.