Stellantis, la decisione non è passata inosservata: via dall’Europa, il gruppo ha deciso. Ecco che cosa sta succedendo.
In casa Stellantis è ufficialmente iniziata una nuova era. L’addio di Carlos Tavares alla posizione di amministratore delegato sul finire dello scorso anno, e l’annuncio dell’italiano Antonio Filosa come suo sostituto aprono un nuovo corso per la holding, che deve invertire la difficile tendenza di mercato degli ultimi mesi e riprende il percorso di crescita arenatosi negli ultimi tempi. Alcuni cenni di ripresa si sono visti già nelle scorse settimane, ma ora toccherà al nuovo CEO plasmare il futuro del marchio.
L’annuncio di un italiano come nuovo amministratore delegato ha certamente fatto sperare gli stabilimenti del nostro paese, che dopo le polemiche sulla delocalizzazione e i crescenti investimenti all’estero sperano di vedere una centralità sempre maggiore dell’Italia nelle strategie del gruppo. Da Stellantis, negli scorsi mesi, più volte sono arrivate rassicurazioni in tal senso, e il nostro paese sembra destinato ad avere un ruolo di primo piano anche per i prossimi anni. Le prime decisioni del nuovo corso Stellantis, però, sembrano lasciar intendere che sarà un’atra la zona centrale per il marchio.
Il nuovo amministratore di Stellantis Filosa infatti ha scelto Detroit, negli Stati Uniti, come suo quartier generale. La guida di Stellantis, che con Tavares si era spostata a Parigi, lascia l’Europa per trasferirsi nell’USA. Un segno di come il marchio abbia una visione sempre più globale e della centralità che gli Stati Uniti e più in generale il continente americano hanno nelle strategie del gruppo.
Proprio Filosa è stato uno dei grandi artefici della crescita di Stellantis dall’altra parte dell’Oceano, e il fatto che Stellantis abbia puntato su di lui per il dopo Tavares è certamente non un caso, così come non sono un caso i recenti tentativi del presidente John Elkann di appianare le tensioni che negli ultimi mesi avevano condizionato la precedente gestione e che avevano attirato diverse critiche su Carlos Tavares.
Chi sperava che la base potesse tornare a Torino come ai tempi di Marchionne è rimasto deluso, ma ci sarà modo, come detto, di ribadire la centralità dell’Italia nel progetto di Stellantis. Intanto, però, sembrano essere gli Stati Uniti la priorità, un mercato importantissimo quanto difficile, anche in virtù delle recenti decisioni di Donald Trump sul tema dei dazi, uno dei tanti ptoblemi che Filosa si troverà a fronteggiare.