La casa britannica al centro di un caso per problemi a due specifici modelli presenti nell’attuale gamma di sportive.
Le case motociclistiche producono svariate migliaia di moto durante l’arco dell’anno e la maggior parte si specializza su specifici modelli da proporre alla loro clientela. E’ infatti quasi impossibile avere un listino totale per ogni tipologia di moto in commercio, solo le grandi aziende che dispongono di budget elevatissimi sono in grado di avere una gamma così ampia. Avendo una così grande esperienza gli appassionati si rivolgono spesso a queste per entrare in possesso della moto dei loro sogni che aderisca totalmente ai loro gusti ed aspettative. 
Di conseguenza il campo di scelta si restringe e spesso si ricorrono alle marche più famose e note anche per i successi che hanno ottenuto in pista. Le case che hanno meno successo o sono di nicchia non riescono a fare il grande passo, provando a raggiungere i grandi brand. Spesso questo si traduce in un vantaggio perché si finisce con l’acquistare un prodotto più artigianale e curato che trasmette passione a chi lo acquista. Inoltre si percepisce la storia e l’heritage che ha portato quel determinato fino a questo punto, su altre moto ciò si fa fatica a trovare.
Il motivo di preoccupazione è serio
Una delle case al centro delle discussioni in questo ultimo periodo è Triumph, la casa britannica non ha un listino enorme, tuttavia in Italia così come nel resto del mondo vi sono molti appassionati che hanno acquistato le sue motociclette famose per utilizzare l’architettura motoristica a tre cilindri che conferisce loro un suono unico riconoscibile a centinaia di metri di distanza. Le versioni sportive si possono definire tranquillamente rivali di marchi come Ducati, Kawasaki, Yamaha e BMW.
In particolare le Speed Triple RR e RS prodotte tra il 2022 ed il 2024 e commercializzate in USA sono oggetto di un problema, questo è il surriscaldamento del motore che avviene quando la moto è a velocità lenta e la ventola non riesce ad abbassare la temperatura del radiatore. Il motore ne potrebbe quindi risentire. Stando all’analisi effettuata dovrebbero essere circa 1.145 gli esemplari affetti dalla problematica.
Triumph avviserà sia i concessionari ufficiali che i clienti, questi ultimi dovranno prendere un appuntamento, gratuito, per verificare se la propria moto sia tra le malcapitate. Se così dovesse essere l’azienda riparerà il guasto. Per quanto riguarda l’Italia al momento non si osservano casi simili anche se naturalmente ci saranno indagini per capire se anche in Europa sono state vendute moto fallate dal problema.
