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Silenzio-assenso, la regola che nessuno conosce per farsi annullare le multe: altra sentenza appena uscita, tutto confermato

C’è un modo pazzesco per farsi togliere le multe che sono pochi conoscevano e ora le cose saranno ben diverse.

Non ci sono davvero dubbi sul fatto che nessuno vorrebbe mai essere multato, per questo motivo si deve sempre essere molto attenti quando si viaggia in auto. Sono diverse le motivazioni che comportano una sanzione, dalla velocità alla sosta vietata, senza dimenticare poi tutta una serie di Leggi poco note ai più.

Silenzio-assenso, la regola che nessuno conosce per farsi annullare le multe: altra sentenza appena uscita, tutto confermato (nextmoto.it)

Sono pochi i cittadini che sapevano che non possono rimanere fermi con l’aria condizionata accesa, con questa norma che comporta delle sanzioni pesanti, in quanto comporta un aumento delle emissioni di CO2. Si deve tenere in considerazione dunque il fatto di come le multe siano sempre dietro l’angolo e dunque vi è anche la possibilità di richiedere l’annullamento.

Tutti sbagliano e naturalmente ciò può capitare anche alle Forze dell’Ordine e ai vigili. Per questo motivo la Legge prevede la possibilità di effettuare il ricorso. Sembra però incredibile quello che è successo in quel di Bologna, perché alla fine si è scoperto come il silenzio si può trasformare in una sentenza.

Il prefetto non risponde: incredibile vittoria del ricorso

Qualche giorno fa vi è stato un caso a dir poco pazzesco che riguarda un cittadino di Bologna che ha deciso di effettuare ricorso per una multa che gli era stata comminata. Si trattava di un caso di due ingiunzioni che erano risalenti al 2021 e al 2023, con l’avvocato Jacopo Mannini che ha seguito il caso.

Il prefetto non risponde: incredibile vittoria del ricorso (nextmoto.it)

La cosa incredibile però è che, nonostante un lungo periodo di attesa, non c’è mai stata la risposta da parte del Prefetto. In questo modo il bolognese aveva fatto domanda per annullamento in autotutela, anche se il Comune pensava di essere dalla parte della ragione e dunque ha continuato a emettere una serie di cartelle di pagamento nei confronti del povero cittadino che alla fine ha ottenuto il risultato sperato.

Due diversi giudici pace hanno dato, per entrambe le ingiunzioni, le medesime sentenze: multe annullate. Entrambi infatti hanno fatto valere il principio del silenzio-assenso, con il prefetto che ha un tempo massimo di 210 giorni per rispondere, altrimenti si considera il ricorso accolto. Naturalmente serve dimostrare come ci sia una notifica ufficiale con Pec, con il risultato che ha fatto gioire il cittadino bolognese.