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Scambiereste una vecchia moto con una elettrica? In un Paese ve la…regalano, è tutto vero

Altroché incentivi, qui si parla veramente di un regalo a tutti i cittadini: cosa pensereste di un paese che ha adottato questo metodo per incitare i suoi abitanti a cambiare abitudini al volante o meglio ancora in sella?

Paese che vai, usanza che trovi, abbiamo visto molti luoghi nel mondo in cui succedono cose strane e che volete farci, i governi prendono le scelte che ritengono più opportune in base a chi abita il paese.

Un’offerta da considerare a fondo (NextMoto)

Tra le tantissime stranezze che abbiamo visto in passato che includono davvero ogni tipo di motocicletta che possiate immaginare non ce n’era mai capitata una così interessante. Se davvero il governo decidesse di farlo forse la transizione ecologica non sarebbe difficile.

Prossimamente, vedremo sempre meno motociclette a motore tradizionale e sempre più controparti a motore elettrico in circolazione, lo dicono le previsioni economiche ma soprattutto le leggi di molti paesi che stanno iniziando a prendere in considerazione oltre alla necessità di abbandonare le automobili inquinanti anche quella di fare altrettanto con motociclette e motorini in contemporanea.

Questo tuttavia come pochi sanno non sta accadendo solo nei paesi europei o in generale occidentali: contro ogni stereotipo ci sono moltissimi paesi di quello che viene definito con un termine anche poco gradevole “terzo mondo” che sono già approdati a soluzioni non considerate in Europa per avvicinare la popolazione alla transizione all’elettrico.

Due meglio di quattro

Moltissimi paesi africani sono caratterizzati dalla mancanza di una vera e propria rete stradale asfaltata e sicura per le automobili, motivo per cui, sono tanti i cittadini di queste nazioni che si spostano soltanto in motocicletta, prendete ad esempio la Nigeria o l’Uganda che ha recentemente preso in considerazione il problema delle troppe due ruote.

Per il paese africano situato nell’area centrale del vasto continente è arrivato il momento di cambiare rotta e il governo attuale si sta preoccupando seriamente di come incentivare gli oltre 45 milioni di abitanti della nazione ad abbandonare le loro vecchie motociclette con fumosi ed inquinanti propulsori spesso vecchi di decenni in favore di qualcosa di più efficiente e sicuro.

Motociclette, l’iniziativa in Uganda (Nextmoto – Ansa)

Stando alle parole del Ministro del Lavoro e dei Trasporti dell’Uganda Edward Katumba Wamala è arrivato il momento di usare il denaro stanziato dal Governo per la transizione ecologica: “Stiamo andando incontro ad un cambiamento epocale e l’Uganda non può certo restare indietro. Abbiamo un’accordo con una compagnia per fornirci motociclette elettriche, E-Bike e stazioni di ricarica”. Un piano ambizioso, ma chi è questa misteriosa ditta?

Il governo avrebbe trovato un’accordo da 50 milioni di Dollari con la ditta Spiro che costruisce in generale motociclette ed E-Bike elettriche per fornire al paese oltre 3.000 stazioni di ricarica e ben 140.000 tra motociclette ed E-Bike che saranno consegnate gratuitamente ai tassisti che operano localmente in cambio delle loro vecchie moto.

Il piano è di estendere questa iniziativa anche ai normali cittadini: “Questo progetto mira a ripulire l’aria del nostro paese”, ha spiegato il ministro. Ma c’è anche un altro beneficio dato da questa decisone particolare. La creazione di centinaia di nuovi posti di lavoro nelle stazioni elettriche e nelle aziende che producono queste nuove moto. In Uganda sono riusciti a fare – se tutto va bene – quello che molti paese europei ancora faticano anche solo ad immaginare.