Nuova rivoluzione nel mondo delle moto, sono sempre più sofisticate: con questa tecnologia cambia proprio tutto.
Il progresso non si ferma mai, soprattutto in un settore in costante movimento come quello dei motori. In un periodo in cui le necessità di mercato vogliono veicoli sempre più performanti, sicuri, efficienti, sostenibili e tecnologici, le aziende sono costantemente al lavoro per portare nei loro listini veicoli sempre più all’avanguardia e in grado di alzare l’asticella dell’evoluzione del settore dei motori sempre più avanti.

Oggi auto e moto sono dei veri computer, dai meccanismi complicatissimi e in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza dei clienti. Si parla spesso dei passi in avanti fatti sul fronte dei motori (la diffusione dell’elettrico è stata una vera rivoluzione), dell’intelligenza artificiale, sempre più avanzata, o dei grandi sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida ormai presenti (anche su direttiva dell’Unione Europea) su tutti i veicoli. Più efficienza, più sicurezza, più comodità, come detto.
Nel mondo delle due ruote però c’è una innovazione che spesso passa inosservata rispetto ad altre e che invece ha profondamente rivoluzionato il settore e dato un contributo fondamentale all’evoluzione delle moto come le conosciamo oggi.
CAN-Bus, da Ducati all’intera industria dei motori: che rivoluzione
In origine, le componenti elettriche della moto avevano ognuno la propria linea a collegarle con la batteria, con tanto di personale fusibile di sicurezza e eventuali altre dotazioni necessarie per l’attivazione. Dai fari al clacson: tutto era gestito in questo modo, sin quando la lista dell’elettronica non è diventata troppo grande e la quantità di cavi necessari troppa per poter continuare a gestirla con questo sistema, sia dal punto di vista dei costi che della pratica.

A salvare la situazione e a cambiare le cose è arrivato il CAN – Bus, acronimo di Controller Area Network, letteralmente la Rete di Controllo del “bus” (i fili attraverso cui passano i dati). In pratica, un maxi cervello che consente di far viaggiare tutti i diversi input e segnali della vostra moto in modo rapido e veloce, come spiega il portale InSella. Tramite un unico cablaggio, insomma, il CAN-Bus rende possibile gestire tutti gli innumerevoli dati della moto.
Introdotta, seppur in forma ancora rudimentale, da Ducati nel 2002, questo sistema è stato poi utilizzato da tutte le grandi compagnie, in particolare da quando BMW, nel 2004, ne ha utilizzato una versione più raffinata sui suoi modelli, il CAN – Bus è entrato a far parte delle dotazioni standard di una moto, con grandi vantaggi per l’efficienza della due ruote.