La Honda è pronta per rivoluzionare il mondo delle due ruote, ed ha appena depositato un brevetto che è destinato a riscrivere la storia del settore. Ecco in cosa consiste la novità della casa giapponese.
La Honda è un colosso del mondo delle due ruote, la casa che produce e vende più motocicli in assoluto, e quando si ha un biglietto da visita di questo tipo, si deve essere sempre all’avanguardia ed arrivare ad alcune soluzioni prima degli altri. La casa giapponese ha depositato un brevetto che punta a cambiare il raffreddamento dei freni, così da poter gestire al meglio la temperatura degli pneumatici, utile sia in ambito stradale che in campo motorsportivo.

Come ben sappiamo, la Honda è il marchio più vincente in MotoGP, ma da alcuni anni è relegata in fondo allo schieramento, se non per rare eccezioni. Il sistema si basa sulla limitazione del calore generato dalla frenata verso la gomma anteriore, e nel brevetto, questa novità viene applicata su una CBR250RR, un modello destinato solamente al mercato asiatico. Tuttavia, l’obiettivo, secondo quanto riportato sul sito web “InSella.it“, potrebbe essere quello di applicarlo nel mondo delle corse in un prossimo futuro.
Honda, nuovo sistema per raffreddare i freni
La novità su cui sta lavorando la Honda è basata sull’abbinamento tra dischi freno di grande diametro ed una coppia di copertura aerodinamiche, da posizionare tra i dischi e la ruota vera e propria. In questo modo, tali coperture possono gestire i flussi d’aria e ricoprono un doppio compito. Possono dissipare meglio il calore, ma anche isolare a livello termico il cerchio. Sono presenti anche delle protuberanze di dimensioni ridotte, così da mantenere uno spazio d’aria costante tra la copertura e la ruota. In questo modo, viene evitato che il calore possa passare in maniera diretta, facendo innalzare la temperatura dello pneumatico.

I freni avranno così un minor impatto, a livello di calore, sulla pressione della gomma, e questo è un aspetto che in MotoGP potrebbe portare a decisivi benefici, visto che il degrado verrebbe limitato. Nel caso in cui l’idea potesse essere applicata alle Honda da corsa, si otterrebbero migliori margini strategici per ingegneri e piloti. Si potrebbe partire con pressioni iniziali più elevate, così da rispettare le regole, e garantire poi una migliore gestione in gara, evitando che le mescole perdano prestazioni con il passare dei giri. La rinascita della casa giapponese in ambito racing potrebbe partire proprio da questo nuovo brevetto.