Questo accessorio era un must sui motorini degli anni ’80: che icona, lo ricordate?

Un elemento imprescindibile in grado di rendere unico e più veloce il primo mezzo a due ruote dei giovanissimi.

In passato ancor più di oggi ottenere il patentino per il ciclomotore era un traguardo davvero importante i giovanissimi lo bramavano più di ogni altra cosa, l’acquisto di quel mezzo significava il primo cenno di libertà da assaporare al massimo. Le case motociclistiche ne erano consapevoli e quindi facevano a gara per accaparrarsi il loro interesse grazie a moltissimi modelli prodotti nel corso degli anni. Lo stile era curato ed anche le prestazioni erano interessanti, questo permetteva un confronto per poi scegliere quello che piaceva di più.

Elemento irrinunciabile
Negli anni ’80 era impossibile farne a meno (Canva – Nextmoto.it)

La situazione oggi è cambiata, il motorino è stato soppiantato dal monopattino elettrico e la passione per i motori nei ragazzi giovani sembra essere andata via via scemando, di sicuro l’impegno per le tematiche ambientali è più importante da perseguire. Vogliamo però fare un passo indietro catapultandoci nel passato quando le piccole moto la facevano da padrone, appena la si acquistava la prima modifica degli smanettoni era il cambio del tubo di scappamento con uno più sportivo in grado di conferire un sound più corposo ed allo stesso tempo di renderlo più aggressivo esteticamente.

Era il sogno di tutti

Nel mondo degli accessori motociclistici esistono numerosi marchi italiani che hanno fatto e stanno facendo la storia del settore grazie a prodotti realizzati con cura e qualità. Questi brand hanno ottenuto fama anche al di fuori dei nostri confini perché quando vengono installati su un veicolo a due ruote fanno davvero la differenza. In passato uno dei marchi leader per le marmitte dei motorini era Proma. Questa azienda è nata nel nord Italia e deve appunto il suo riconoscimento per la lavorazione di questo elemento.

Per i ragazzi era un elemento necessario
Uno scarico in grado di fare la differenza (Canva – Nextmoto.it)

La casa ha avuto la propria nascita nel 1976 quando il fondatore Franco Gianotti a Brescia decise di trasformare la propria passione in lavoro credendo nell’elaborazione delle motociclette. Il primo prodotto era il Serpentone per il Piaggio Si ma successivamente sono arrivate marmitte anche per la Vespa ed il Garelli, le motociclette più usate dai giovani in quel periodo.

Nel corso degli anni hanno creato anche marmitte per motorini più recenti anche se ad inizio anni ’90 i fratelli Gianotti presero in mano Kymco dedicandosi alla produzione di veicoli e abbandonando Proma e la sua produzione di scarichi.

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