Queste moto ora sono un super investimento: diventano delle icone nel 2024, le rivendi al doppio

Andando a vedere il mercato, ci sono alcune moto dei primi anni Duemila che oggi valgono davvero una fortuna.

Le moto sportive di oggi sono dei veri gioielli frutto dell’evoluzione tecnica e degli studi fatti sulle moto che corrono ogni domenica nei circuiti di tutto il mondo. In realtà è sempre stato così, ma le moto prodotte tra gli Anni Ottanta e i primi Duemila sono quelle che veramente hanno lasciato il segno. Ogni decennio ha portato con sè dei cambiamenti importanti a livello tecnico che sono coincisi anche con uno scatto un avanti delle vendite delle moto di questo segmento.

Ecco le moto iconiche che varranno una fortuna
Il codone inconfondibile della MV Agusta F4 (ANSA) – nextmoto.it

L’anno d’oro per le sportive è stato il 2006, con oltre 12.000 di 600 cc e oltre 6.000 fra i 750 e i 1000 cc vendute nel nostro Paese. Merito forse anche dei successi nelle gare di tutto il mondo di Valentino Rossi e della Ducati in SBK. Tant’è che proprio in quegli anni sono uscite delle moto che sono diventate delle vere icone. E che, scandagliando un po’ i siti di aste, stanno diventando sempre di più dal grande valore: non solo affettivo ma anche economico.

Moto anni Duemila: ecco quelle con più valore

Chi ha una R6 Yamaha del 2000, ha per le mani un vero patrimonio. Sorella della R1, che ora sarà prodotta solo con una versione dedicata all’uso in pista, si caratterizzava per il telaio Deltabox e un 4 cilindri, 16 valvole, con cambio a 6 marce e potenza di ben 120 CV che ancora oggi è capace di emozionare i “puristi”. Rimanendo in Giappone altra chicca è la Suzuki Gsx R 1000 del 2001, che fin da subito divenne il riferimento della categoria con il suo motore quattro cilindri in linea raffreddato a liquido da 160 CV e dalla maneggevolezza incredibile.

Per non parlare poi della Honda Vtr 1000 SP, la prima sportiva con motore bicilindrico a V da 136 CV con la rivale Ducati, capace di raggiungere i 275 km/h di velocità massima. Se poi amate il sound del motore, ecco la mitica ZX-10R, la prima Kawasaki Ninja 1000, che la casa nipponica presentò nel 2004 e che mandò in pensione un’altra moto storica come la ZX-9R. E poi la Honda Cbr 600 RR, che si ispira alla RC211V che in quegli anni dominava in MotoGP con Valentino Rossi, così come la Cbr 1000, questa prodotta proprio in stretta collaborazione con il suo reparto Hrc.

Ecco le moto su cui fare un investimento
L’Aprilia Rsv 1000 (ANSA) – nextmoto.it

Se poi guardiamo all’Italia, ecco che se avete una Ducati 1098 o 1198 allora avete per le mani un vero patrimonio. Presentata ad Eicma nel 2006, la 1098 (poi sostituita dalla 1198 nel 2009), tornava alle linee classiche della Rossa abbandonando le linee spigolose della 999. Ma il vero protagonista era il motore, il “Testastretta Evoluzione”, bicilindrico a L di 90° a 4 valvole per cilindro con comando desmodromico che eroga 160 CV.

Moto che ha fatto la storia e che vale una fortuna è l’Aprilia Rsv 1000, nata nel 2004 e che si distingueva per il telaio a doppio trave in alluminio e una linea cattiva che la rende ancora oggi attuale. Dello stesso anno la “rivoluzionaria” MV Agusta F4 1000, la moto che ha rilanciato nel mondo un marchio storico, che ancora oggi è un modello per tante moto sportive.

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