Piste ciclabili ovunque, ma la gente non va in bici: l’analisi è agghiacciante

Un dato sconcertante riguarda l’acquisto di biciclette, ma a cosa servono tutte queste piste ciclabili?

Chiunque abbia viaggiato un po’ per l’Europa si sarà reso conto subito che, rispetto all’Italia, il trasporto attraverso l’utilizzo della bici è davvero molto maggiore anche in territori che apparentemente dovrebbero sponsorizzarla meno.

Piste ciclabili ovunque ma la gente non va in bici
Piste ciclabili in Italia, occhio al dato allarmante (ANSA) nextmoto.it

Girando per i paesi nordici, infatti, è facile capire come non sia il tempo freddo o la neve a mitigare l’uscita in bici, ma perché allora, nel nostre Paese mite e temperato questa proposta continua a non trovare il favore dei cittadini? Sono tanti i motivi che vengono spesso citati e, uno dei più comuni, è generalmente attribuito alla mancanza o alla noncuranza delle piste ciclabili. Negli ultimi anni, tuttavia, anche nei piccoli centri urbani le piste ciclabili sembrano essere comparse a macchia d’olio, ma nonostante questo continua a non decollare l’utilizzo di mezzi sostenibili.

Altro che sostenibilità, gli italiani preferiscono le auto!

Negli ultimi anni non si fa che parlare di sostenibilità ambientale e, uno dei metodi migliori per sposare questi principi e combattere l’inquinamento, senza dubbio resta quello di utilizzare mezzi green come monopattini elettrici e biciclette. Se i primi hanno tuttavia conquistato una buona fetta di mercato, le biciclette che, invece, oltre a promuovere la sostenibilità promuovono anche il benessere fisico, continuano ad essere poco considerate.

Piste ciclabili ovunque ma la gente non va in bici
Piste ciclabili ovunque, ma la gente non va in bici (ANSA) nextmoto.it

Con oltre 2,8 km di piste ciclabili per ogni diecimila abitanti, l’Italia non è indietro rispetto alla media europea, con un aumento del 20% di queste strutture sul territorio a partire dal 2015 grazie ad investimenti che hanno superato i 3.5 miliardi di euro in tutto il paese. Un piano importante destinato a crescere fino al 2030, ma che sembra ancora poco influente, soprattutto se rapportato agli incentivi proposti per altri campi come quello dell’automotive.

Il futuro green che tanto vogliamo passa quindi anche da noi, l’Italia sta lentamente facendo la sua parte e tanto andrà ancora fatto, nella speranza che così come accade in altre nazioni la bici diventi un mezzo sempre più sicuro e comodo da scegliere. Anche il nostro fisico ne gioverebbe ed è questo il motivo principale che dovrebbe spingerci ad indossare caschetto e scarpe comode e salire in sella.

La prospettiva per il futuro resta comunque accattivante, l’impressione è che continuando di questo passo i risultati arriveranno, non resta che attendere e vedere come andrà a finire entro il prossimo lustro, momento in cui dovremmo avere a disposizione tutti i mezzi per circolare in bici in sicurezza, ed a quel punto non avremo più scuse.

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