La Ducati deve fare i conti con dei problemi che nessuno si aspettava, ma sembra essere in grado di rispondere nel modo migliore.
Il motorsport moderno deve fare i conti con la netta ed evidente superiorità che sta mostrando la Ducati, con le varie categorie su pista che vedono la netta superiorità della casa emiliana. In MotoGP è un dominio pazzesco, anche se a Le Mans non è arrivato il record assoluto di 23 vittorie consecutive grazie alla vittoria inattesa di Johann Zarco in Honda.
Una vittoria che nessuno si sarebbe mai aspettato, ma intanto la Ducati dimostra di voler puntare moltissimo anche sul tanto atteso ritorno al successo in Superbike. La categoria delle moto di serie nello scorso anno è stato vinto dalla BMW di Toprak Razgatlioglu, ma il cambio di regolamento è favorevole alla Ducati.
Non sono mancate anche le dure accuse da parte del turco, ma dopo il 2024, dove molti hanno accusato la federazione di aver scritto le regole basandosi sulla BMW, non può davvero lamentarsi. Nel weekend si è corso in Repubblica Ceca la tappa di Most, con il turco che ha accorciato, ma non quanto avrebbe voluto.
La sfida tra Bulega e Razgatlioglu in questo momento è una delle più belle rivalità del mondo dei motori. La categoria vede nettamente questi due campioni una o più spanne di vantaggio sugli altri, con le caratteristiche che possono fare la differenza per capire chi sarà il pilota vincente.
A Most vi era grande fiducia attorno alla BMW, con Razgtalioglu che effettivamente stava dominando. Prima in Gara 1 è arrivato il primo successo per poi ripetersi nella Superpole Race. In Gara 2 però Bulega ha avuto modo di restituire il successo a Toprak, perdendo così solo tre punti al termine del weekend, con il turco che ha spiegato perché quest’anno vi è questo divario.
“Stiamo vincendo con vantaggio, nonostante le limitazioni inflitte sia a Ducati che a BMW. Loro però son più abituati a gestire queste limitazioni, mentre noi stiamo ancora imparando. Sono comunque contento dei miglioramenti della mia moto“. Queste le parole di Razgatlioglu che aveva già lasciato dopo Gara 1, con il turco che sa benissimo come non sarà facile recuperare i 31 punti di ritardo dall’italiano, ma si tratterà di un Mondiale estremamente aperto fino alla fine.