Il pedaggio autostradale in una certa tratta può essere cancellato, il che sarebbe un sogno per i cittadini.
La gestione autostradale in Italia ha lasciato molto a desiderare in questi ultimi anni, tanto è vero che non sono di certo mancate le critiche feroci. In particolar modo non piace di certo il fatto che con cadenza regolare avvengano una serie di aumenti del prezzo delle tratte, il tutto spesso in maniera ingiustificata.
Sono tante le tratte che nell’ultimo periodo hanno visto aumentare sensibilmente il costo del proprio pedaggio, motivo per il quale spesso i cittadini hanno deciso di muoversi in tratte interne. Questo ha comportato un aumento del traffico e dunque anche una crescita del tasso di smog e di polveri sottili.
Non è dunque di certo un periodo semplice per gli italiani, con il pedaggio autostradale che comporta un numero sempre maggiore di problemi, ma per fortuna ci sono alcune tratte che stanno invertendo la rotta. Lo si vede per quanto riguarda la A24, con questa autostrada che potrebbe diventare gratuita, ma solo in particolari condizioni.
La A24 è una delle tratte più famose nel Centro Italia ed è quella che collega Roma con Teramo. Da diversi anni è richiesta, da parte dei residenti dei quartieri Ponte di Nona e Lunghezza, di poter usufruire di un’esenzione proprio perché di fatto gli spostamenti devono avvenire passando nel tratto a pagamento.
Un emendamento del PD potrebbe però cambiare tutto, con il portavoce che è il deputato Andrea Casu, il quale spiega il perché della decisione. “La mobilità urbana deve essere accessibile, sostenibile ed equa. Garantire la gratuità del tratto urbano della A24 significa migliorare la qualità della vita di chi ogni giorno si sposta per lavoro, per studio o per motivo familiari. La Presidente del Consiglio Meloni, quando era all’opposizione, prometteva la gratuità, sia coerente e faccia approvare l’emendamento”.
Con queste parole, come riporta agi.it, il deputato Casu spiega quindi come sia importante che ci sia questo adeguamento della tratta della A24 e soprattutto la politica italiana, da sinistra a destra, sia compatto in questo gesto di equità. Ora la palla passa al Ministero, con questo che sarebbe uno dei primi importanti momenti di distensione per quanto riguarda il passaggio a una mobilità sempre più sostenibile ed economica.