Ricaricare la propria auto elettrica in un battibaleno: un sogno che ora può diventare realtà grazie a una nuova tecnologia.
Tra le tante critiche che vengono mosse alle auto elettriche c’è anche quella che riguarda i tempi di ricarica. Molto spesso, infatti, gli utenti preferiscono non procedere all’acquisto di una BEV perché oltre al prezzo elevato e ai costi relativi alla ricarica bisogna tenere conto anche del tempo necessario per fare il ‘pieno’. Fortunatamente anche su questo aspetto sono in arrivo novità importanti che dovrebbero rendere le auto elettriche più appetibili.

Stiamo parlando del concetto di battery swap, ovvero lo scambio di batterie per veicoli elettrici che dovrebbe permettere di ovviare alla classica ricarica alle colonnine. Ovviamente anche in questo caso sono le case automobilistiche cinesi quelle all’avanguardia: basti pensare al marchio Nioè, che ha già realizzato un’importante rete di stazioni per lo scambio di batterie in Cina, ma anche a Changan Automobile e la sua Oshan 520 pensata per i servizi taxi.
Sono queste le prime auto che potranno contare sulle batterie Choco-SEB di CATL, il principale produttore al mondo di batterie per auto elettriche. Stando a quanto riferito proprio da CATL, queste nuove batterie possono essere sostituite in appena 100 secondi nelle stazioni dedicate. Entro il 2025 l’obiettivo è arrivare a 1.000 stazioni in 31 centri urbani.
Ricarica in pochi secondi: ora è davvero la svolta per l’elettrico
CATL ha già stretto accordi con diversi gruppi che operano nel settore auto, tra cui SAIC, Chery e Nio, proprio per sviluppare il più velocemente possibile questa tecnologia. Grazie a queste intese sarà possibile usare le stesse infrastrutture di scambio anche con vetture di gruppi automobilistici diversi.

Così facendo si migliora di gran lunga un aspetto molto dibattuto come quello relativo ai tempi di ricarica: si fa molto prima e si fa più facilmente, data appunto la compatibilità tra marchi. Ma sarà possibile un giorno vedere un sistema del genere anche in Italia? In realtà gruppi come SAIC e Chery commercializzano già le loro auto nei mercati europei.
SAIC possiede il marchio MG, mentre Chery è proprietaria di Omoda-Jaecoo: un domani le nuove auto di questi brand che avranno la possibilità di sfruttare la nuova tecnologia verranno messe in vendita anche in Italia. Il settore delle auto elettriche, quindi, sembra guardare molto più alla sostituzione che alla ricarica: l’auspicio è che questa tecnologia possa agevolare il passaggio all’elettrico.