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Ora ci provano pure con le multe stradali, attenzione a questo sollecito: farsi fregare è facilissimo, soldi persi per sempre in un attimo

Multe stradali, attenzione a questi espedienti: è facilissimo farsi fregare, se si cade nella truffa si perdono tantissimi soldi

Quante volte ci siamo imbattuti in quei fogli attaccati ai tergicristalli o, peggio ancora, alle buste della posta di colore verde che non lasciano proprio nulla all’immaginazione. D’altronde il contenuto è impossibile da travisare: sono le multe che arrivano dal Comune o dalla polizia stradale per una qualche violazione al codice della strada.

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Ed a quel punto la speranza è solo che l’importo non sia elevato e soprattutto non via a corredo la decurtazione di punti per il più classico dei “cornuti e mazziati”. Insomma, di certo la giornata è rovinata in questo caso e non c’è da far altro che pagare il verbale e sperare di non averne più.

Di recente, però, le multe arrivano anche attraverso la posta elettronica certificata: uno strumento sicuramente più veloce, economico ed ecologico visto il risparmio d carta utilizzata. Ovviamente, come ben sappiamo, è quasi prioritario pagare subito la contravvenzione, perché entro i 5 giorni si ha diritto ad un piccolo sconto.

In caso contrario, invece, si dovrà pagare l’importo per intero, magari gravato da interessi e more se non viene pagata subito.

Altro che multe: ecco la nuova frontiera delle truffe

Come se non bastassero le multe che gravano sul bilancio famigliare, arriva un’altra brutta notizia per gli italiani. Grande attenzione va posata sulle comunicazioni perché gli utenti sono finiti nel mirino di una campagna di pishing che colpisce le vittime sfruttando il nome di PagoPA, la piattaforma della Pubblica Amministrazione per i pagamenti.

Altro che multe: ecco la nuova frontiera delle truffe – Nextmoto

Nelle ultime settimane stanno arrivando sui dispositivi degli italiani messaggi – siano essi sms oppure email – che inducono gli utenti a procedere in pagamenti non dovuti attraverso solleciti che sono naturalmente falsi. Le comunicazioni somigliano in tutto e per tutto a solleciti di pagamento relativi a fatture non saldate in cui è segnalato scadenza e numero di pratica.

Naturalmente, per mettere in moto l’azione fraudolenta, viene invitato l’ignaro utente a lasciare i dati della propria carta di credito su un sito web malevolo che assomiglia a quello di PagaPA. L’obiettivo è sfruttare paura ed ansia degli ignari utenti che così sono spinti a pagare e quindi a cadere nella truffa.

Il pishing è un problema crescente” ha spiegato il Regional Director Southern Europe di Check Point Software David Gubiani. “Questo perché fa leva sull’urgenza e sulle paure che noi tutti abbiamo soprattutto quando si tratta di pubblica amministrazione”. 

Già, ma com’è possibile difendersi da queste truffe? Bisogne verificare con grande attenzione il mittente che per quanto riguarda PagoPA ha l’indirizzo ufficiale – noreply-checkout@ricevute.pagopa.itma va controllato anche l’url ed il logo che siano quelli originali.