Nuova+tassa+per+le+moto%2C+la+proposta+di+legge+fa+infuriare+i+cittadini
nextmotoit
/articolo/nuova-tassa-per-le-moto-la-proposta-di-legge-fa-infuriare-i-cittadini/65028/amp/
Moto

Nuova tassa per le moto, la proposta di legge fa infuriare i cittadini

Nuova tassa per le moto: la nuova proposta di legge fa già infuriare i cittadini. Scoppia la polemica sulla questione. 

Le spese per i proprietari dei veicoli, si sa, sono sempre oggetto di grande polemiche: dal costo del carburante, all’assicurazione, sino al bollo, le spese di mantenimento di un mezzo, una moto in questo caso,  sono sempre oggetto di forte dibattito e di tentativi da parte di cittadini e di associazioni di abbassare il loro peso nelle tasche delle famiglie. Soprattutto se, come in questa circostanza, il rischio è di dover pagare un nuovo onere.

Nuova tassa per le moto, la proposta di legge fa infuriare i cittadini – Nextmoto.it

Riuscire a conciliare le esigenze dello stato e dei vari governi locali con quelle dei cittadini, e allo stesso tempo dover far fronte alle necessità dal punto di vista della sicurezza e, più di recente, anche dal punto di vista ambientale non è certo semplice. Basta vedere le recenti polemiche in Italia sullo stop alle auto diesel Euro 5 in alcune regioni italiane, o ancora le discussioni sul nuovo Codice della Strada approvato qualche mese fa. E se è vero in Italia, all’estero la situazione non è certo troppo differente: in uno stato estero infatti di recente si è accesa la polemica su una nuova proposta.

Regno Unito, la nuova proposta fa infuriare i cittadini

Come su legge sulla testata britannica Visor Down, a Londra è esplosa l’ira dei motociclisti per la proposta presentata all’Assemblea della capitale da Caroline Russell, membro dell’Assemblea del Partito Verde: se venisse approvata, i proprietari di moto dovrebbero pagare le tasse “di congestione” di Londra, non potrebbero dunque più entrare nelle zone “green” se hanno moto superiori a Euro 3.

Regno Unito, la nuova proposta fa infuriare i cittadini – Nextmoto.it

La proposta, che prevede che la zona green (la Central Congestion Charging Zone, CCCZ) sia operativa di sera, e che vengano aumentati i costi di utilizzo, oltre che l’estensione del pagamento alle moticiclette, è stata motivata con ragioni di sicurezza. Non è bastato, però, per placare le ire dei moticiclisti, che si sono immediatamente scagliati contro la proposta. Non resta che seguire gli sviluppi della vicenda, anche se appare difficile, visto che l’Assemblea del Partito Verde detiene un numero limitato di seggi, che l’idea possa fare breccia. Intanto, però, sarà interessante capire come e se queste correnti influenzeranno prossimamente anche le posizioni all’interno dell’Unione Europea e del nostro paese.