Nuova tassa da pagare per moto e scooter, italiani infuriati: senza non puoi circolare

Nuova tassa da pagare per moto e scooter, gli italiani sono infuriati: non puoi circolare senza questa tassa, ecco di che cosa si tratta. 

Anche le moto sono sottoposte a normative sempre più stringenti per quanto riguarda le emissioni. La sostenibilità è un tema sempre più centrale per le agente politiche internazionali, e sono previsti limiti sempre più rigidi per i veicoli ritenuti maggiormente inquinanti. Anche nel nostro paese, in molte città, sono previsti dei paletti alla circolazione di questi modelli.

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Nuova tassa da pagare per moto e scooter, italiani infuriati: senza non puoi circolare – Nextmoto

In alcune città, come per esempio Milano, chi ha moto con motore 4 tempi Euro 1 e Euro 2 dovrà sottostare ad importanti limiti alla circolazione. Questi veicoli nelle zone verdi della città non potranno transitare a partire dal prossimo ottobre. Si stanno però valutando soluzioni che possano lasciare una maggiore libertà ai motociclisti, e consentirgli comunque di utilizzare il loro veicolo. Tra queste c’è anche MoveIn. L’utilizzo di questo metodo ha però già sollevato diverse critiche, in molti si sono schierati contro questa soluzione, ritenuta non adeguata a risolvere la situazione.

Move – In, critiche per l’utilizzo del sistema

Il sistema MoveIn permette, sostanzialmente, di riuscire a limitare le emissioni dannose causate dai veicoli senza limitarne completamente l’utilizzo. Chi ha questo dispositivo infatti può percorrere un limite massimo di chilometri con il proprio veicolo nelle arie soggette al divieto. Sostanzialmente, si tratta di una sorta di scatola nera che rileva la quantità di chilometri percorsi e consente, entro quel range, di spostarsi all’interno delle aree verdi. Le proteste però anche su questo fronte sono state diverse.

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Move – In, critiche per l’utilizzo del sistema – Nextmoto

La distanza che è possibile percorrere utilizzando MoveIn, lamentano molti, non è poi molta, una moto Euro 0 4T avrà a disposizione 200 chilometri all’anno, mentre una Euro 1 4T e una Euro 2 4T potranno percorrere 300 chilometri. Un Euro2 2T ha invece dalla sua 600 km, e le Euro 3 2T 1.500 chilometri. Sostanzialmente, chi utilizza molto spesso la moto avrebbe un vantaggio davvero limitato dall’utilizzo di questo sistema.

Oltretutto il sistema ha anche un costo di 50 euro per il primo anno (20 di canone più 30 di installazione in generale, senza considerare la complicazione di dovere procedere all’installazione) e continua a continuare a costare anche per gli anni seguenti, dove si deve continuare a pagare l’abbonamento. Insomma, questo sistema non ha convinto i motociclisti che vorrebbero una maggiore flessibilità. Le norme sulle emissioni continuano a dividere e a fare ampiamente discutere.

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