[galleria id=”1711″]Mito SP525 ; un mito di nome e di fatto nella storia di Cagiva e d’Italia.
La Cagiva fa un netto richiamo al passato, almeno con il nome della Mito SP525, col numero uno di “125” sostituito dal cinque nel ricordo della storica Cagiva “5-cento”.
Mito SP525 continua quel filone mitico anche se con caratteristiche tecniche diverse, con tecnologie avanzate ma sempre bellissima nella sua livrea rossa e capace di regalare molte emozioni.
Cagiva Mito SP525 è dotata di un motore monocilindrico a due tempi da 124,63cc, raffreddato a liquido. L’alimentazione è gestita dal carburatore Dell’Orto VHST.
La ciclistica è caratterizzata dal telaio bitrave, con travi estrusi, e parti fuse in alluminio, dalla forcella anteriore teleidraulica rovesciata con steli da 40 mm della Marzocchi, con escursione di 120 mm, e dalla sospensione posteriore progressiva con monoammortizzatore idraulico della Sachs, regolabile in precarico.
Cagiva Mito SP525 è dotato di cerchi in lega da diciassette pollici gommati rispettivamente con pneumatici da 110/70 sull’anteriore e 150/60 sul posteriore.
La gamma cromatica della Cagiva Mito SP525 è composta da quattro differenti colorazioni: rossa, bianca, nera e il bicolore rossa/grigia.