Lambretta ecco che fine ha fatto: due novità che guardano al passato ma puntano dritto al futuro. Lo storico marchio fa parlare ancora di sé
Lambretta, nome che evoca subito immagini di piazze affollate e strade italiane degli anni Cinquanta e Sessanta, festeggia quest’anno un traguardo che conta: 75 anni di storia. Un compleanno che non passa inosservato, celebrato nel cuore di Milano durante la Settimana del Design.
Qui, tra modelli d’epoca e installazioni che raccontano la sua leggenda, il marchio ha scelto di svelare due scooter inediti, pronti a riportare in strada lo spirito autentico della Lambretta. Ma non aspettatevi solo un’operazione nostalgia: dietro le linee che richiamano le origini, si nasconde una tecnologia che guarda avanti, con soluzioni pensate per chi oggi cerca qualcosa di più di un semplice scooter vintage.
La Lambretta nasce nel 1947, in un’Italia che aveva bisogno di ripartire. Insieme alla Vespa, ha motorizzato un Paese intero, diventando un simbolo di libertà e rinascita. Oggi il marchio è nelle mani di una holding con sede a Lugano, ma i suoi scooter parlano ancora italiano, almeno nello stile e nell’anima.
Per il 75° anniversario, la Lambretta ha scelto Milano per un’installazione che mette insieme passato e futuro. Accanto ai modelli storici, due novità pronte a debuttare sul mercato entro la fine dell’anno: la G350 Special e la X300.
La G350 Special non è proprio una sconosciuta per chi segue il marchio: il prototipo era già stato mostrato nel 2019, ma la pandemia ha rallentato tutto. Ora, finalmente, si prepara alla produzione definitiva.
Sotto la carrozzeria c’è un monocilindrico raffreddato ad acqua da 330 cc, il più grande tra gli scooter retrò oggi in commercio in Italia. Il telaio monoscocca in acciaio, rivestito da pannelli facilmente sostituibili, è un omaggio diretto all’originale.
Non mancano dettagli moderni: ABS, fari full led, strumentazione digitale. I suoi 25,8 cavalli promettono brio, mentre il prezzo – circa 7.200 euro – la posiziona nella fascia alta del segmento, per chi cerca qualcosa di esclusivo senza rinunciare alla praticità.
La vera novità, però, si chiama X300. Qui il design si fa più deciso, con linee spigolose che strizzano l’occhio al presente, pur senza tradire la tradizione. Il telaio è tubolare in acciaio, abbinato a una struttura monoscocca, mentre la sospensione anteriore a braccio oscillante con doppio ammortizzatore richiama la sorella maggiore.
Anche qui la dotazione è completa: ABS, fari a led, avviamento senza chiave. Il motore, un monocilindrico da 275 cc, offre 24,8 cavalli, abbastanza per divertirsi senza esagerare. Il prezzo di partenza? Circa 5.900 euro, per uno scooter che vuole piacere anche a chi cerca qualcosa di nuovo, senza dimenticare da dove viene.
Due modelli, due modi diversi di interpretare la Lambretta di oggi. La storia continua, tra nostalgia e voglia di futuro.