I motori BMW sono gli stessi ma sotto marchio diverso: per questo motivo i prezzi di questi modelli di moto sono straordinari, da far veramente gola a tutti
Stiamo parlando di propulsori super affidabili, conosciuti praticamente dal mondo intero per le loro prestazioni, ma con la particolarità di essere acquistati a molto meno, grazie al cambio di brand. Tra l’altro anche il design di queste moto è davvero da urlo.
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Quello che sappiamo sulla BMW è che i motori sia delle due che delle quattro ruote sono a dir poco all’avanguardia. Modelli da urlo per moto in grado di fare sempre la differenza per affidabilità e prestazioni. La vittoria nel Mondiale Superbike dello scorso anno è un’altra testimonianza di questo tipo di approccio, sempre rivolto al meglio. Ora, però, si parla di BMW anche come fornitore, per un brand che ha fatto la storia delle moto in Gran Bretagna e nel resto d’Europa.
Chi non ha mai sentito parlare della Norton? Dopo anni turbolenti e diverse crisi finanziare, la casa inglese è stata acquisita nel 2020 dall’indiana TVS Motor Company. In questo lungo periodo si stava cercando un piano di rilancio adeguato e ora sembra vedersi la luce in fondo al tunnel. Nel 2026 si riparte alla grande, con sei nuovi modelli che sbarcheranno sul mercato. Vediamo insieme di cosa si tratta nello specifico.
Il primo dei modelli che farà il proprio debutto a livello internazionale è una sportiva V4, punta di diamante del brand annunciata e promessa in più occasioni. Si prevede di portarla a novembre alla prossima edizione dell’EICMA 2025, dove verrà svelata in una veste speciale, anche dal punto di vista estetico.
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Il motore, appunto, nascerà dalla collaborazione con BMW, con un quattro cilindri a V da 1200  cc capace di sviluppare 185 CV, aggiornato alle recenti normative antinquinamento Euro 5+. Oltre alla V4 la Norton si prepara a lanciare nuovi modelli per le medie cilindrate. Sarebbe pronto un bicilindrico parallelo da 450  cc, in competizione con la Triumph Speed 400 e la Scrambler 400 X. Poi ci sarà spazio in casa Norton anche per un modello produttivo ibrido.
Le moto saranno realizzate sia in Inghilterra che in India, sfruttando l’accordo di libero scambio tra i due Paesi per ridurre i costi di produzione e logistica. Il target è le 10.000 unità produttive all’anno, davvero non male. Un vero piano di rientro, al fianco di BMW e con la logistica indiana. I mercati da aggredire, già annunciati, saranno: Italia, Francia, Germania, Spagna e, data la nuova proprietà , India.