MotoGP, Yamaha e il peggior mondiale di sempre: cosa farà la scuderia?

MotoGP, per Yamaha potrebbe essere il peggior mondiale di sempre. I risultati sono a dir poco mortificanti, cosa aspettarsi in futuro.

La MotoGP, nel 2023, ha mostrato ancora una volta la totale e praticamente indiscutibile supremazia della Ducati, che ha vinto la stragrande maggioranza delle gare con le proprie squadre.

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Yamaha, anno da incubo nel 2023: cosa aspettarsi nel 2024 (nextmoto.it – Ansa)

Dall’ufficiale al team Pramac, dal team VR46 a quello Gresini. Risultati fenomenali per praticamente tutti quanti i piloti della Ducati, mentre gli avversari hanno potuto godere soltanto delle briciole. Sopratutto Yamaha, arrivata ad affrontare il peggior mondiale di sempre della sua gloriosa storia.

Ci viene da chiederci cosa pensa di fare esattamente il team giapponese, che nel 2024 peraltro rischia di perdere Fabio Quartararo. Il prossimo anno, infatti, sarà l’ultimo di contratto per il fuoriclasse francese, campione del mondo di MotoGP nel 2021 proprio in sella alla Yamaha ufficiale.

MotoGP, disastro Yamaha nel 2023: cosa aspettarsi il prossimo anno

Nel 2023 la Yamaha non ha ottenuto neanche una vittoria, ed è l’unica casa costruttrice ad aver affrontato una situazione del genere. Tutte le altre motociclette ci sono riuscite, anche Honda, il che è veramente esacerbante. Soprattutto per una società così vincente e importante per il motociclismo tutto. Inoltre c’è la questione legata a Fabio Quartataro; il francese è in scadenza di contratto nel 2024. I dirigenti del team giapponese vogliono tenerlo, ma per farlo dovranno dotare El Diablo di una due ruote competitiva a tutto tondo. Qualcosa che manca ormai dal 2021, anno dell’ultimo mondiale targato Yamaha.

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Yamaha fra rinnovo Quartararo e team clienti: cosa aspettarsi nel 2024 (nextmoto.it – Ansa)

Moto competitiva che, peraltro, aiuterebbe il brand nipponico anche a convincere un team satellite a supportarlo in vista di una sfida più accesa che mai contro Ducati (non solo nel Mondiale piloti, ma anche in quello costruttori). E quindi quale strada intraprendere ad Iwata? Nei test di Valencia di fine 2023 abbiamo notato che la Yamaha è stata rivista dal punto di vista della riconfigurazione aerodinamica, con tanto di telaio inedito e propulsore migliorato. Nonostante ciò, comunque, Quartararo è apparso abbastanza insoddisfatto. Il suo nuovo compagno di squadra, Alex Rins, invece sembrava abbastanza contento del pacchetto generale.

Va però detto che Rins viene da un 2023 molto difficile fra infortuni e una Honda – scanso il meraviglioso GP di Austin vinto dall’ex Suzuki – con la quale non ha mai raggiunto chissà quale feeling. Quartararo invece è alla ricerca di una competitività che a lui manca da tempo. E se Yamaha non riuscisse a dargliela nemmeno fra qualche mese, beh, è facile pensare ad un possibile addio del francese. Insomma, difficile dire cosa aspettarsi il prossimo anno da Yamaha. Ma la realizzazione di una motocicletta più competitiva è fondamentale sotto tutti i punti di vista, specialmente due: per tenere Quartararo e sperare nell’appoggio di un team cliente in ottica 2025-26.

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