Manca poco all’inizio del campionato motogp 2010. Questa stagione sarà interlocutoria per diversi team. Honda e Suzuki su tutti. Le due giapponesi infatti hanno deluso parecchio negli ultimi anni. Tra le due però la casa di Tokio è senza dubbio quella che ha più da recriminare. Nonostante i sontuosi investimenti, il team Repsol Honda non è riuscito a contrastare l’ascesa inarrestabile della Yamaha e della Ducati. A nulla è servito fino ad ora l’ingaggio di due piloti talentuosi come Daniel Pedrosa e Andrea Dovizioso. Nello specifico, lo spagnolo sembra aver deluso maggiormente.
In quattro anni di
motogp il ragazzo di Sabadell non è riuscito a portare la sua
RC212V in cima al mondo. Ciò ha lentamente compromesso il suo rapporto con
i vertici della Honda, che sembrano essersi stufati dell’andazzo. Proprio per questo la stagione 2010 sarà fondamentale per Dani. Un altro insuccesso potrebbe costargli caro.
Questa situazione è stata indirettamente confermata anche da
Alberto Puig (manager dell’iberico) che ha parlato ai media spagnoli delle condizioni del suo assistito, in relazione anche alle pressioni esercitate dal team nipponico.
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Se lavori pensando a cosa diranno o penseranno di te, in caso di risultati negativi, non vai avanti – ha spiegato l’ex della
classe 500 –
Non si può lavorare in questo modo. Davanti abbiamo un anno. Corriamo con la moto che ci da l’HRC, e non è che la Honda sia o non sia contenta del pilota. Ciò si può vedere anche al contrario: può essere che al pilota non piaccia la moto“.
Oltre questo ha anche parlato degli obiettivi del suo “figlioccio” per il futuro. “
La prossima stagione sarà molto importante, perché è la quinta di Dani in MotoGP. Dani è sempre stato fra i primi tre, però la verità è che ora dobbiamo provare a vincere, e cercheremo di farlo con la solita grinta di sempre. La cosa più importante è che Pedrosa non si faccia male e che la moto migliori un poco. Non chiediamo una supermoto, solo che migliorino un po’ dove lo abbiamo richiesto“.