MotoGP, le dichiarazioni fanno sognare gli appassionati: parte una nuova era

Il colosso statunitense ha le idee chiare, la MotoGp si prepara ad una nuova avventura.

La MotoGp è uno sport sempre più in crescita, e l’iniziale interesse da parte di Liberty Media, che poi ne ha acquistato l’86% per acquisirne la maggioranza, ne è il simbolo. Per la clamorosa cifra di 4,2 miliardi di euro l’azienda statunitense si è dunque accaparrata la maggioranza anche della MotoGp dopo che nel 2016 aveva preso quella della Formula 1, in enorme crescita da allora come brand.

Futuro MotoGp
La MotoGp entra in una nuova era con Liberty media (ansafoto.it) nextmoto.it

Sono tanti gli interrogativi a cui il CEO di Liberty Media Greg Maffei ha risposto in un’intervista alla CNBC, nella quale ha chiarito le intenzioni dell’azienda e il progetto MotoGp. “Mi piacerebbe che alcune idee che hanno contribuito ad apprezzare il valore e la forza della Formula 1 venissero applicate anche in MotoGp. Sarebbe come riconoscere un modello che funziona. Vogliamo mostrare il vero potenziale di questo sport a tutto il mondo. Negli Stati Uniti è meno seguito ed è una grossa perdita per tutti, ma fare diventare tutti dei grandissimi fan come lo sono in Spagna, Italia e Francia”, ha dichiarato Greg Maffei.

Liberty Media, il progetto MotoGp: i dettagli ed il paragone con la Formula 1

Il CEO di Liberty Media ha sottolineato che al momento i due campionati (MotoGp e F1) rimarranno separati e la MotoGp verrà gestita dall’attuale management in modo indipendente. “Dobbiamo trarre insegnamento dalle lezioni ottenute dalla F1 e trasportarle nella MotoGp, dove c’è già una fanbase con una forte componente di eccitazione e passione. Il nostro obiettivo è abbracciare quella passione e sfruttarla per far crescere la MotoGp in tutto il mondo, come ci è successo anche con la F1″, ha continuato Maffei.

Futuro MotoGp
Greg Maffei, presidente e AD di Liberty Media (ansafoto.it) nextmoto.it

“Uno dei nostri primi obiettivi è portare più gare negli Stati Uniti, dove al momento ce n’è soltanto una, come nella F1 quando la acquisimmo. Geograficamente ci sono molte opportunità, ma non posso dire che arriveremo a tre come nella F1, anche perchè non vorremmo aumentare ulteriormente il numero di gare. Se ci sarà una serie come Drive to Survive? Non ne abbiamo ancora parlato, anche se quella della F1 ci ha aiutato molto. Ci sono sia i fan interessati maggiormente ai dettagli tecnici sia quelli interessati maggiormente alle storie, noi dobbiamo raggiungerli entrambi. Lavoreremo sui social e sullo storytelling come abbiamo fatto per la Formula 1″, ha concluso Greg Maffei.

Impostazioni privacy