Il secondo appuntamento americano del
motomondiale vedrà i
piloti impegnati sul circuito di
Indianapolis, vero e proprio tempio della velocità mondiale su due e quattro ruote. La
pista, nella versione proposta per le
gare del mondiale organizzato da
Dorna Sports, presenta sei curve a destra e ben dieci a sinistra: per questa ragione
Bridgestone ha optato ancora una volta per
pneumatici posteriori asimmetrici dotati di
mescola extradura o dura sulla spalla sinistra e di
gomma morbida sulla spalla destra.
Tutto ciò garantisce una maggiore
durata della spalla sinistra e un contemporaneo
buon riscaldamento sul lato destro, in modo da non rischiare di trovarsi ad affrontare le curve a destra con le
gomme non alla temperatura ottimale, il che sarebbe molto pericoloso come ha dimostrato
l’incidente al Mugello di Valentino Rossi.
Le altre considerazioni che hanno spinto il
costruttore a scegliere per l’ennesima volta in questa stagione questo nuovo tipo di gomme sono legate alle differenze esistenti tra le curve e alle caratteristiche dell’
asfalto. Per quanto riguarda il primo aspetto, le curve a sinistra, oltre ad essere numericamente in maggioranza, sono lunghe e veloci, mentre quella destrorse sono quasi tutte più lente. L’asfalto è invece particolarmente abrasivo e dotato di un’
aderenza variabile a seconda delle zone del
circuito, il che aumenta le difficoltà per i
riders, tanto che
l’anno scorso lo stesso Rossi è stato vittima anche di una caduta per fortuna senza conseguenze.
Rimane da sottolineare il fatto che in questa
stagione l’uso delle gomme asimmetriche sta prendendo sempre più piede come del resto avevano chiesto molti piloti già dalla scorsa stagione: in questo senso non ci si può certo lamentare di Bridgestone che ha messo molto buona volontà nel venire incontro alle esigenze di
sicurezza e
prestazioni che il
circus richiede.