Si era parlato di fratture dei polsi e di un tallone, invece la parte più compromessa è la spalla: nell’impatto che è stato fatale a Marco Simoncelli, Colin Edwards ha riportato – come abbiamo già avuto modo di riferire – una serie di microfratture alla sede dell’omero, una delle ossa lunghe del braccio, e la cura per questo problema altra non può essere se non un’operazione di osteosintesi, che (e qui sta la novità: abbiamo dei tempi certi) sarà eseguita con tutta probabilità martedì prossimo sotto la direzione del Dr. Henry Small, ortopedico dell’University General Hospital a Houston.
Per Edwards si prevede un recupero lungo almeno 4 settimane, che sono poche visto come si era messa (peraltro a 37 anni comincia a diventare difficile la ripresa da un infortunio del genere) ma comunque troppe per uno che ha desiderato di correre già a Valencia domenica prossima; perciò in casa Yamaha (dove potrebbero mancare anche i piloti del team ufficiale Yamaha Factory Racing, Jorge Lorenzo e Ben Spies) la squadra Tech 3 si è mossa nella tempestiva ricerca di un sostituto, e sembra averlo individuato in Josh Hayes.
Una decisione, quella anticipata su Twitter e rilanciata dal sito VisorDown, che segue una logica molto semplice: lo statunitense (è del Mississipi) era già stato scelto da Tech 3 per la seduta “plenaria” di test del lunedì successivo al MotoGP di Valencia, dal momento che non sarà possibile – per ragioni contrattuali – affidare il manubrio al pilota titolare della prossima stagione, il fresco di firma Andrea Dovizioso.
È stato facile, perciò, anticipare il tutto di un paio di giorni, anzi potrebbe addirittura rivelarsi più proficuo in sede di collaudo dal momento che ci saranno dei parametri di riferimento ai quali confrontarsi.
Sembra invece ogni ora più distante la partecipazione alla gara di Jorge Lorenzo, che però dovrebbe essere in pista lunedì con la nuova 1.000.
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