Con il senno di poi avremmo dovuto considerarlo un oscuro presagio, e annullare la gara del
MotoGP che si è poi rivelata fatale per
Marco Simoncelli. Il giovane spagnolo
Axel Pons, caduto a
Sepang domenica scorsa e rimasto privo di sensi in mezzo alla pista (consigliando ai commissari di interrompere, anzitempo, la gara delle
Moto2 per prestargli i dovuti soccorsi), è rimasto in Malesia per un’intera settimana, in attesa del “via libera” dei medici.
Questo perché la caduta nel Gran Premio che avrebbe potuto assegnare il titolo iridato a
Stefan Bradl, cui bastava un successo per avere ragione di un
Marc Marquez costretto al forfait per un doloroso incidente occorsogli nelle prove (
Marquez che, peraltro, ancora non sa se sarà pronto per Valencia), ha procurato ad
Axel Pons un ematoma cerebrale che ne ha sconsigliato il volo aereo di ritorno dall’Oriente: troppo elevato il rischio che questo potesse innescare problemi di salute nel ragazzo.
Ad ogni modo, domenica 30 (quindi con una settimana di ritardo)
Pons è partito alla volta di Barcellona: lì sarà visitato, confidando di poter ottenere il benestare per prendere parte all’ultima tappa della stagione del motomondiale.