Il 19 luglio 2011, presso la sala udienze del tribunale di
Bologna, si terrà la seconda
asta per l’acquisizione di
Moto Morini, storica azienda motociclistica romagnola il cui
fallimento risale ormai a più di un anno fa e che per ora non ha trovato imprenditori che la possano rilanciare.
Infatti
la prima asta è andata deserta anche se non sono mancate manifestazioni di interesse da parte di
gruppi attivi nel settore dei
motori, le quali però non si sono finora concretizzate, forse per il timore di scontrarsi con un
mercato italiano delle
due ruote che non vive momenti facili.
Il prestigio dei marchi
Moto Morini e
Morini Franco Motori fa comunque ben sperare per un futuro che forse non garantirà la riassunzione di tutti i lavoratori dello storico stabilimento ma che non dovrebbe però mettere in dubbio la sopravvivenza di
motociclette che hanno segnato un’epoca per la
storia delle
due ruote in Italia.
L’ideale sarebbe trovare un gruppo forte disposto ad investire sul
marchio romagnolo e a garantire una adeguata rete di distribuzione a livello europeo per rilanciare il
prodotto da un punto di vista tecnico e commerciale, premesse indispensabili per sopravvivere in una fase delicata in cui ci si deve confrontare con veri e propri
colossi industriali che operano a livello globale.
L’auspicio è che la
casa romagnola possa al più presto riprendersi ma, anche ammesso che si trovi finalmente un compratore, le cose saranno ancora (purtroppo) in salita e l’esito dell’eventuale operazione appare per lo meno difficile da valutare specie per la particolare
congiuntura economica che i paesi occidentali stanno affrontando.