Mir, racconto drammatico: quel tragico pensiero che gli ha sfiorato la mente

Il neo pilota del team Honda Hrc, Joan Mir, ha ammesso di aver attraversato un periodo piuttosto duro. Ecco cosa è accaduto.

La vita dei centauri è fatta da continui alti e bassi. Joan Mir è il classico esempio di un talento che ha attraversato momenti difficili e gioie inaspettate. Il centauro ha iniziato a gareggiare, come tanti suoi connazionali in griglia, sulle minimoto. Ottenne subito risultati importanti, conquistando titoli anche sulle minimotard e nella Bankia Cup.

Nel 2014 strappò un secondo posto nella Red Bull Rookies Cup. La competizione consente, solitamente, di ottenere uno spazio nel Motomondiale. Esordì in Moto3 l’anno successivo al posto dell’infortunato Hiroki Ono in sella Honda NSF250R del team Leopard Racing. Nel 2016 corse la sua prima annata completa in Moto3 su una KTM RC 250 GP, celebrando subito una vittoria nel GP d’Austria. Concluse la stagione al quinto posto con 144 punti all’attivo.

Mir, racconto drammatico
Joan Mir (Ansa) nextmoto.it

A 20 anni, nel 2017, grazie a 10 spettacolari vittorie, Mir celebrò il suo primo titolo nel Motomondiale, con due gare di anticipo. Concluse la stagione con 341 punti. Il passaggio in Moto2 in sella Kalex del team Marc VDS Racing, con compagno di squadra Alex Marquez, fu tutt’altro che agevole. Chiuse la sua prima annata al sesto posto con 155 punti e quattro podi all’attivo. La chiamata della Suzuki non si fece attendere e il nativo di Palma di Maiorca, dopo una sola stagione nella classe di mezzo, sbarcò in MotoGP.

Dopo una prima annata avara di soddisfazioni, il centauro sfruttò l’infortunio di Marc Marquez e un caotico campionato per issarsi sul tetto del mondo con un solo trionfo a Valencia nel Gran Premio de Europa. Il campionato fu anomalo ma Mir fu subito catapultato tra i campioni per aver detronizzato dopo quattro stagione il re della MotoGP, Marc Marquez. Dopo l’addio della Suzuki al termine della scorsa annata è passato in Honda Hrc proprio al fianco del pluripremiato connazionale.

L’incubo di Joan Mir

Il 2023 non è iniziato nel migliore dei modi. Tra infortuni e performance della RC213V al di sotto delle aspettative, lo spagnolo ha strappato soli 5 punti nella prima uscita stagionale a Portimao. Il centauro è pronto a dare il 100% per cambiare una situazione che si è fatta sempre più intricata. Il driver vorrebbe avere soluzioni tecniche all’altezza delle sue ambizioni.

L’incubo di Joan Mir
Mir sulla RC213V (Ansa) nextmoto.it

Dopo quasi due mesi di assenza, a causa del crash al Mugello, il centauro, in una intervista a DAZN, ha voluto chiarire la sua posizione: “Ho pensato di restare a casa una volta ma sono consapevole che in futuro me ne sarei pentito. Se un giorno lo farò, devo essere certo di non pentirmene in futuro. Al momento me ne pentirei“.

Nonostante i risultati pessimi della Honda, l’ex Suzuki non ha nessuna intenzione di lasciare la HRC. Mir ha ancora tutto da dimostrare e sta ricevendo la fiducia della squadra. Alla prima occasione utile Alex Rins ha scelto di andare via, ma la situazione di Joan è diversa. E’ già in un team factory e ha tutta l’intenzione di lasciare un segno come fatto in precedenza in Suzuki.

Impostazioni privacy