Marc Marquez sta stravincendo su tutta la linea in questo momento e anche la Honda deve inchinarsi all’evidenza: davvero una brutta figura per i giapponesi
Il fenomeno di Cervera sta riscrivendo il libro dei record con la Ducati, ottenendo dei risultati straordinari e portando l’asticella sempre più in alto. C’è un paragone che può solo che far impallidire il suo vecchio team e portarlo ad un processo di mea culpa.
Quest’anno ci sono davvero poche cose a cui appellarsi per non riconoscere la superiorità schiacciante di Marc Marquez. Il pilota spagnolo sta andando oltre ogni limite, guidando da vero maestro in tutte le condizioni e su tutti i tracciati. Le cinque vittorie consecutive rappresentano un primato assoluto per la Rossa in MotoGP, cosa mai riuscita prima agli altri grandi transitati a Borgo Panigale. La rivalità con Pecco Bagnaia non è mai iniziata e anche con il fratello Alex è stata sempre una sorta di controllo assoluto della situazione.
Rispetto al Marquez rassegnato dei tempi della Honda, siamo di fronte ad un pilota completamente diverso, tornato agli splendori di un tempo. Si pensava che un braccio destro così malandato non gli avrebbe permesso di tornare a competere ai massimi livelli e invece ce lo ritroviamo più brillante che mai, anche dal punto di vista fisico.
La rivincita di Marquez sulla Honda: cadeva perché era inguidabile
Dopo aver conquistato ben otto vittorie nei Gran Premi, undici vittorie in Sprint Race, Marquez ha ora un vantaggio di 120 punti sul fratello Alex, suo principale rivale nella lotta per il titolo (ancora più staccato c’è Bagnaia). Nelle dodici gare sin qui disputate, Marc è caduto solo otto volte, un numero che fa capire una sostanziale differenza nello stile di guida. Lo scorso anno, con la Ducati di Gresini, il #93 era finito per terra sedici volte nello stesso momento della stagione. Nel 2023, la sua ultima stagione con la Honda, Marquez è caduto 29 volte nel corso della stagione, cosa imparagonabile quindi ad oggi.
Se andiamo a vedere i dati delle cadute dei piloti attuali della Honda, troviamo che sia Johann Zarco che Joan Mir sono in testa a questa speciale classifica delle cadute con 15 a testa, un numero che per Zarco equivale già al suo record del 2024. Questo perché effettivamente la RC213V è più difficile da guidare ed espone i piloti a maggiori rischi, soprattutto nell’inserimento dell’anteriore. Diventa facile capire perché Marquez abbia deciso di cambiare aria ormai da un paio d’anni.
