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MotoGP

Marquez ridicolizzato dal discepolo di Valentino Rossi: non fa più paura

Marc Marquez, un tempo, era inavvicinabile dalla concorrenza. I più giovani lo vedevano come un eroe, ma i tempi sono cambiati.

La fama di pilota insaziabile si è esaurita tempo fa per Marc Marquez. L’otto volte iridato sta lottando per tornare sul primo gradino del podio a distanza di oltre due anni e mezzo dall’ultimo successo. Il centauro di Cervera è stato condizionato dal terribile infortunio alla spalla destra di Jerez de la Frontera. Prima del 2020 il centauro sembrava, assolutamente, imbattibile sulla Honda.

Marc Marquez, un tempo, era inavvicinabile dalla concorrenza (Ansa) Nextmoto.it

Al ritorno sulla RC213V Marc non ha più trovato il medesimo feeling. Nelle ultime quattro annate ha colto appena 3 trionfi. Un passo indietro epocale che ha dato la chance a Mir, Quartararo e Bagnaia di salire sul gradino più alto del podio. Di fatto Marc Marquez è stato costretto a seguire, ad un anno di distanza, suo fratello minore nel Team Gresini Racing. Per un campione con il suo CV rinunciare alla possibilità di correre in una squadra ufficiale ha rappresentato una pesante battuta d’arresto.

E’ chiaro che sulla GP23 il centauro di Cervera non può lottare contro i rider del team factory e i centauri del team Pramac. Marc sta facendo il massimo per ottenere straordinari risultati in Gresini, ma meriterebbe la sella di una GP24. Nelle stesse condizioni dei fratelli Marquez ci sono Bezzecchi e Di Giannantonio del team di Valentino Rossi. Non possono disporre del materiale tecnico aggiornato ma stanno provando ad emergere passo dopo passo.

Marquez e le voci del team VR46

Di Giannantonio ha cambiato Gresini per il Pertamina Enduro VR46 Racing Team. Ad oggi si trova al decimo posto con 34 punti. Diggia si sta confrontando con il Bez ma anche con i fratelli Marquez della sua precedente squadra. “La situazione di Marquez è molto particolare perché nelle curve a destra è uno dei peggiori piloti Ducati e nelle curve a sinistra è uno dei migliori. Per questo non gli presto mai troppa attenzione. Mi concentro più sul mio compagno di squadra (Bezzecchi), oppure su Pecco (Bagnaia) e Jorge Martin, che secondo me sono quelli che, in generale, guidano meglio la Ducati“, ha affermato il rider del team di Valentino Rossi.

Il parere di Di Giannantonio (Ansa) Nextmoto.it

Nelle dichiarazioni raccolte da GPone e riportate dalle principali testate internazionali è emerso che Marc non rappresenta più una minaccia. “La cosa particolare che vedo dai dati è che io e Marc utilizziamo il gas in modo molto simile. È una cosa che a volte mi sorprende, trovarsi vicino alla guida di un otto volte Campione del Mondo […] Non lo vedo più come un alieno. Ovviamente ho grande rispetto per lui perché è un campione e quando guida fa le sue magie, ma non lo vedo irraggiungibile“, ha chiosato l’alfiere del team VR46.